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Querelle di Rainer Werner Fassbinder - DVD
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Querelle di Rainer Werner Fassbinder - DVD
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Descrizione


Un marinaio omosessuale esplora gli abissi della società tra spacciatori e assassini nel porto francese di Brest.
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Dettagli

Querelle de Brest
Germania; Francia
1982
DVD
Vietato ai minori di 18 anni
8032134036374

Informazioni aggiuntive

RHV - Ripley's Home Video, 2016
Terminal Video
115 min
Italiano (Dolby Digital 1.0 - mono);Inglese (Dolby Digital 1.0 - mono)
Italiano; Italiano per non udenti
Widescreen
speciale: "Fassbinder: l'ultimo anno"; foto; trailers

Valutazioni e recensioni

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Andrea
Recensioni: 5/5

Un film cult che è d'obbligo vedere. Rainer Fassbinder e Brad Davis, un abbinamento che porta questo film nella storia del cinema di tutti i tempi.

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Luca Taj
Recensioni: 3/5

Cominciamo con la parte comica. Questo film, uscito nel 1982 per la regia di R.W. Fassbinder fu candidato al Razzie Award per la peggior colonna sonora. Per i cultori, gli autori delle musiche terribili furono Peer Raben e Jan Jankeie. In effetti, non avevano tutti i torti i miei amici del Razzie. Querelle, che va tradotto correttamente con "magnaccia" o "pappone", andrebbe visto nell'edizione originale, visto che in Italia fu cesoiato di brutto nella scene più scabrosa, quella della sodomia di Nono nei confronti di Querelle. Fu l'ultimo film di Fassbinder prima della sua morte per infarto indotto da overdose e Marcel Carné si battè strenuamente (fu l'unico) per fargli assegnare il Leone d'Oro a Venezia, che invece andò a Wim Wenders con "Lo stato delle cose". Cosa rimprovero al film? Che sia stato girato interamente in un teatro di posa, togliendo l'ambientazione cruda e realistica dell'originale romanzo di Jean Genet, quello sì un capolavoro, e con i dialoghi più assurdamente letterari nella storia del cinema, che niente hanno a che vedere con il mondo di ladri, prostitute e omosessuali descritto magistralmente, invece, dal maudit Genet. Se qualcuno volesse sentire ancora la canzone che Lysiane canta nel film, è la sigla del programma Amore Criminale (su Rai3): e non è per niente brutta.

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Giacomo Ardito
Recensioni: 5/5

Capolavoro assoluto. Non vedo cosa il tema dell'omosessualità abbia a che fare con il film....in realtà il regista, secondo me, approfondisce il tema dell'Inferno che sono le relazioni umane. Nessuno è al sicuro, nessuno è veramente puro....eistono prevaricazione, rammarico, delusione e giochi di potere. Ma soprattutto dipendenza e sottomissionel, volontaria o meno. Il tema viscerale e introspettivamente oscuro, n quanto è più che oscura la materia che tratta, è illuminato da un'arte e da uno stile luminoso e brillante.

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Conosci l'autore

(Bad Wörishofen 1946 - Monaco 1982) drammaturgo e regista teatrale e cinematografico tedesco. Fu protagonista del rinnovamento teatrale degli anni ’60 (nel 1967 fondò a Monaco l’«Antitheater», una ribalta di forte provocazione politico-sociale). La sua drammaturgia, anticlassica e apparentemente popolaresca, trasforma il teatro nello specchio di una realtà fatta di sesso, violenza, sadismo e noia, priva di comunicazione umana e devastata dalla crudeltà. Tra i molti drammi (che spesso F. portò sullo schermo), in gran parte raccolti in Antitheater (2 voll., 1970-72), si ricordano Katzelmacher (1968), Libertà a Brema (Bremer Freiheit, 1971), Le lacrime amare di Petra von Kant (Die bitteren Tränen der Petra von Kant, 1971), I rifiuti, la città e la morte (Der Müll, die Stadt und der Tod, 1976)....

Brad Davis

1949, Tallahassee, Florida

Attore statunitense. Una lunga serie di apparizioni televisive e piccole parti al cinema precedono il grande successo di Fuga di mezzanotte (1978), claustrofobico film carcerario diretto da A. Parker. Nel 1982 è il protagonista dell'ultimo film di R.W. Fassbinder, Querelle de Brest, dove conferma un talento di attore dalla recitazione nervosamente fisica e rabbiosa. Lavora poco per il cinema (il suo ultimo film è Rosalie va a far la spesa, 1989, di P. Adlon) e molto per la televisione prima di morire prematuramente, di Aids.

Franco Nero

1941, San Prospero, Parma

Nome d'arte di Francesco Sparanero, attore italiano. Biondo e prestante, con saettanti occhi azzurri e cipiglio da valoroso, incarna una bellezza maschile molto «americana», non a caso già apprezzata da J. Huston che nel 1966 fa interpretare a questo italiano atipico, allora semisconosciuto, l'innocente Abele nel kolossal La Bibbia. Il cinema di cassetta ne fa subito un eroe affidandogli ogni sorta di avventure esotiche o metropolitane con almeno due storici pistoleri dello spaghetti-western post S. Leone: Django (1966) di S. Corbucci e il crepuscolare Keoma (1976) di E.G. Castellari. Non gli mancano tuttavia i ruoli più profondi, primo fra tutti il capitano dei carabinieri di Il giorno della civetta (1968), tratto da L. Sciascia e firmato da D. Damiani, che lo dirige in diverse altre pellicole...

Jeanne Moreau

1928, Parigi

"Attrice francese. Studia al prestigioso Conservatoire, l’Accademia d’arte drammatica parigina, e viene accolta nei ranghi della Comédie-Française in cui assimila l’impostazione classica e la confidenza con la tecnica. I suoi esordi cinematografici non le prospettano parti memorabili, pur in pellicole del calibro di Grisbi (1954) di J. Becker. La svolta avviene grazie a L. Malle, che in Ascensore per il patibolo (1958) le cuce addosso la parte di Florence, la moglie fedifraga che induce l’amante a ucciderle il marito. La forza innovatrice del film, già imbevuto di precetti Nouvelle vague, trova nella bellezza ambigua, tutt’altro che rassicurante, della protagonista una vera musa e la candida al successivo Les amants (1958), sempre di Malle, film scandaloso per l’epoca, incentrato sulla sensualità...

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