La Quinta Stagione. La terra spezzata. Vol. 1

Ho acquistato questo romanzo spinto dalle innumerevoli recensioni positive che lo circondano. Ed è stata una piacevole sorpresa. La storia è interessante sin da subito e ho macinato pagina dopo pagina finendolo in una settimana. Assolutamente consigliato.

In un primo momento ho trovato un po' difficile inserirmi all'interno della storia: tutti i termini che inizialmente sono privi di significato mi hanno mandato un po' in confusione. Le informazioni che l'autrice ci fornisce per riuscire a comprendere la trama sono sempre molto ponderate, non ci dà mai una spiegazione complessiva. Questo ha alimentato la mia curiosità tenendomi incollata al libro fino alla fine. Sulle prime ho riscontrato un po' di difficoltà ad abituarmi al cambiamento tra seconda e terza persona che c'è tra un capitolo e l'altro. Tuttavia dopo un po' ci ho fatto l'abitudine cominciando anche a dare un senso a questa particolare scelta dell'autrice. È una storia diversa dal solito e davvero coinvolgente.

La Quinta Stagione è un romanzo di N.K. Jemisin, premiata per tre anni consecutivi agli Hugo, edito da Oscar Fantastica. Questo romanzo é un perfetto equilibrio di distopia, fantascienza, Fantasy con una buona spolverata di Geologia. Ambientato in un mondo in cui è presente un solo continente chiamato Immoto. Un giorno un'enorme frattura si apre sull'Immoto, iniziando a eruttare polveri e cenere che oscureranno il cielo per anni. Gli abitanti dell'Immoto sono abituati alle catastrofi periodiche, che lori chiamano Quinta Stagione, che devastano periodicamente il continente. Alcuni abitanti, chiamati OROGENI possiedono un potere che permette loro di prevedere, controllare e perfino provocare queste catastrofi. Questo rende gli orogeni gli abitanti più temuti dell'Immoto, ma al contempo anche i più odiati. Damaya, Essun e Syenite sono tre orogene che interagiranno tra loro andando incontro al loro destino. "Credevi che ci fossero solo gli immoti e gli orogeni? No,no. Ricordati dei mangiapietre e anche dei Custodi.... oh e le Stagioni. Non dimenticare mai Padre Terra. Lui non ti ha dimenticato." Il mondo creato dalla Jemisin è affascinante nella sua disinvoltura casuale; sia per quanto riguarda il pianeta (in continuo agguato per uccidere tutti) sia per quanto riguarda la struttura sociale delle persone che vivono su questo pianeta ostile. Vi sono eventi prossimi all'estinzione che si verificano più o meno frequentemente e la società che si è evoluta in risposta a questa minaccia è rigida e inumana. Esiste una casta schiava di orogeni che sono temuti e odiati a causa dei loro poteri, quando in teoria sono più forti dei loro oppressori, Jemisin mostra una sorta di fantasy politico su quanto siano insidiosi gli anni della schiavitù e della diversitá. Il mondo creato è così vivido, infuriante e reale che è stato sorprendente leggerlo. Ma la più grande forza di questo romanzo è questo nucleo politico che non sminuisce la grandezza della narrazione, Jemisin non sacrifica la sua storia a favore del messaggio e l'equilibrio che colpisce è impressionante. Il libro segue tre protagonisti principali brillantemente intrecciati. La lingua scelta dall'autrice per ciascuno di essi è appropriata; anche la narrazione in seconda persona funziona sorprendentemente bene. La sua lingua scorre molto bene e anche se sembra una storia raccontata piuttosto che una storia, è qualcosa di unico mai letto prima. Il finale crudele come si addice a un'opera così oscura. L'attesa per il prossimo capitolo sará straziante. Ho riflettuto una settimana scrivendo questa recensione e continuerò a farlo. Preparatevi ad essere sconvolti, buona lettura.