Quintetto per archi in Fa - Quartetto in Do minore - Intermezzo - Rondò

Oltre il prezzo budget ribassato, il CD Naxos del mese è impreziosito da un repertorio certamente non molto diffuso: la musica strumentale da camera riempie infatti uno spazio decisamente secondario nella produzione di Bruckner, vòlta soprattutto al repertorio sinfonico e alla musica sacra. Il Quartetto in Do maggiore inoltre rivela un Bruckner tirocinante (siamo nel 1862, nell’”officina” di Kitzler, con il quale perfezionava la sua scrittura) di un’intimità cameristica affine a Schubert. Il Quintetto (a cui si deve aggiungere l’Intermezzo) è di 17 anni più tardi: costruito con una dialettica complessa che prevede continuamente la modulazione - non a caso contemporaneo delle Sinfonie n.5 e n.6 - rappresenta un aggancio all’ultimo Beethoven e crea un ascendente a Reger e al primo Schoenberg. Esecuzione affidata a un quartetto di illustre esperienza (con l’aggiunta del violista Gil Sharon).