Racconti dell'Ohio. Ediz. integrale

Non sono riuscito a dedicare la giusta attenzione a Anderson, antesignano di un certo modo di raccontare la provincia americana, per cui ne ho smarrito il respiro a più riprese leggendolo nei ritagli di tempo. Solo verso la fine - gli ultimi 4 o 5 racconti - ho capito di aver perso (o di non aver colto) le sfumature di tutti i personaggi in scena, dei loro incontri e non, che avrebbero reso la giusta forma al disegno di Winwnsburg, Ohio, paese carico di tacite speranze raramente realizzate. Mea culpa.

Merita di essere letto questo libro di racconti che, intrecciate le storie tra le vie e i campi di Winesburg, finiscono per ordire la trama di un vero romanzo. Vi si scopre, o si riscopre, quell'America rurale che sta scoprendo la rivoluzione industriale insieme al nuovo secolo, che sarà in gran parte il suo secolo, e gli echi, a venire, di una generazione di autori che va da Faulkner a Steinbeck, che di quella fase della storia americana furono grandi interpreti. Magistrale, in Anderson, la capacità narrativa che riesce a dispiegare nei 24 racconti, in ognuno di essi, pur nella brevità degli stessi. Consigliato.

Nell'immaginaria Winesburg, cittadina di 2000 anime nel nord dell'Ohio, alla fine dell'Ottocento, vive una comunità che si appresta a conoscere la trasformazione da provincia rurale a centro industrializzato. Anderson costruisce un romanzo legando assieme 24 meravigliosi racconti, tenuti assieme dalla figura di un giovane cronista del giornale locale, che fa da collante alla narrazione. Ogni racconto vive di vita propria e in poche pagine l'autore descrive personaggi e azioni con straordinaria abilità. Un libro da scoprire (o da riscoprire), assia superiore al già notevole Olive Kitteridge di Elisabeth Strout, vincitore pochi anni fa del Pulitzer.