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Anno edizione: 2013
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Le vicende di Elinor, Marianne, Margaret e dalla loro madre hanno affascinato intere generazioni e continuano a farlo grazie ai temi trattati, ancora oggi attualissimi: "ragione e sentimento", e cioè la contrapposizione tra la morale condivisa e la nostra parte emotiva. La conciliazione tra appunto la ragione e i sentimenti è, secondo Jane Austen, l'unica strada percorribile per raggiungere la felicità. Un romanzo da leggere e rileggere!!
l'ho amato ed apprezzato molto di più di "Orgoglio e Pregiudizio", che lessi giusto qualche mese fa, il quale non mi "stregò" né catturò la mia attenzione tanto quanto lo fece con tutte le mie conoscenze, che me lo consigliarono con molto entusiasmo. Ho amato maggiormente "Ragione e sentimento" forse per la sua vicinanza alla realtà, per il modo in cui sono impostati i personaggi (che ho trovato molto più "umani" di quelli designati in Orgoglio e Pregiudizio); per il "realismo" che adopera sia nel carattere dei personaggi, che nelle emozioni e nei sentimenti ad essi attribuiti: sono ben definiti i modi di fare e di pensare di ognuno, le antipatie e le simpatie dei vari personaggi, ed i dialoghi sono semplici e accurati, tanto da sembrare elementari, nonostante nascondano poi dei ragionamenti di fondo non indifferenti. Il tutto, a mio parere, si basa sulla continua "lotta interiore" dei vari personaggi, che sono a dir poco combattuti nelle loro scelte, poiché sulla bilancia emotiva (così come succede anche a noi oggi) vi sono due pesi (entrambi ugualmente importanti e validi: la ragione (intesa come scelte consapevoli e a lungo meditate) e il sentimento (ossia la spontaneità, le decisioni improvvise influenzate dagli impulsi del cuore). Le vicende (e le sofferenze) delle due sorelle sono il fulcro di questo romanzo, che le inquadra come due ragazze molto unite tra loro, grazie ad un affetto reciproco che le accomuna inesorabilmente, e al tempo stesso molto diverse caratterialmente: l'una pacata e riflessiva, l'altra impulsiva ed incapace di trattenere i propri sentimenti. Un romanzo caratterizzato da una varietà di personaggi, da tantissimi nomi (spesso anche difficili da ricordare), ma senza dubbio il migliore classico letto da me fino ad ora. Molto visibile è lo spirito di "denuncia" che contraddistingue lo stile descrittivo della Austen in questo romanzo: denuncia contro le convenzioni imposte dalla società e disprezzo nei confronti dei matrimoni di convenienza, caratteristici della tradizione dell'epoca.; denuncia tratteggiata da sobrietà e al tempo stesso (in alcuni punti in particolare) da un'ironia non indifferente. La morale di questo romanzo, a mio parere, può racchiudersi nella conclusione che il buonsenso e l'equilibrio tra due persone siano i presuposti più importanti per la felicità di una vita in due.
lo stile e la forma sintattica non sono tra i più piacevoli, vista la complessità dei concetti, che sovente ricorrono e il loro meccanico sviluppo che rende la lettura poco sciolta e talvolta stucchevole. Di due anni precedente rispetto al famosissimo "Orgoglio e pregiudizio" (1813), questo romanzo della Austen, il suo primo romanzo, inevitabilmente mi porta a fare dei paragoni col fratello successivo. Essendo il suo primo sforzo letterario, e non me ne vogliano i super fan della Austen, ho trovato "Ragione e sentimento" leggermente meno maturo di "Orgoglio e pregiudizio" di cui ho maggiormente amato i protagonisti. oerò è comunque un bel libro.
Recensioni
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