Film ingegnoso e pieno di colpi di scena. A parer mio è più thriller che horror per il semplice motivo che il film si concentra sulle indagini di un agente di polizia che cerca di capire e aiutare una giovane ragazza vittima di abusi sessuali da parte del padre. Più va avanti la storia e più si arricchisce di colpi di scena. Per chi ama il cinema e i film, ma questo non deve mancare nel vostro ripiano di film.
Regression. Limited Edition
Minnesota, 1990. Il Detective Bruce Kenner sta indagando sul caso di una giovane di nome Angela, che accusa il padre, John Gray, di un crimine terribile. Quando John, inaspettatamente e senza averne memoria, ammette la sua colpa, il famoso psicologo Dottor Raines viene chiamato per aiutarlo a rivivere i suoi ricordi, ma ciò che verrà scoperto smaschererà un orribile mistero.
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Titolo originale:Regresión
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Regia:
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Interpreti:
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Paese:Spagna
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Produzione:Midnight Factory, 2016
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Distribuzione:Terminal Video
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Durata:106 min
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Lingua audio:Italiano (DTS 5.1 HD);Inglese (DTS 5.1 HD)
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Lingua sottotitoli:Italiano
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Formato Schermo:2,40:1
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Contenuti:trailers; interviste: Intervista a Ethan Hawke - Intervista a Emma Watson - Intervista a Alejandro Amenábar; featurette
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Allegati:booklet
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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fabrizio costa 08 marzo 2017
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L'orrido peplum d'"Agora" (2009) narrava d'orbit'ellittiche in cui uno dei due fuochi è occupato da un corpo celeste mentre l'altro fuoco resta vuoto, occupato da un corpo solo virtuale. Il film seguiva questa falsariga sbilanciandosi nell'invettiva fondamentalista contro l'oscurantismo religioso e a favore dello scientismo laicista. Amenabár sembr'aver dedicato un quinquenni'abbondante per studiare l'epistemologia dell'ultimo secolo così da riproporsi più aggiornat'e agguerrito che mai con un'eccellent'e imprevista sorpresa: la sua nuov'idea d'ellisse propon'i due fuochi di religione e scienza, mythos e logos, alla pari e per di più ambedue insufficienti. Fors'unicamente dalla loro combinazione può sorger'un tertium diverso e persino risolutivo. "Regression" ha deluso chiunque: 15% su RT (media voto 4.2/10), 32% su Metacritic, 1.5/5 su AllMovie, 5.7/10 su IMDb, flop d'incassi. Magari ci s'attendev'il solit'horror soprannaturale della scuola spagnola (Balagueró), oppure quell'approfondimento fra massoneria, messe nere, sètt'e riti satanici sfiorato dall'ultimo Kubrick ("EWS", 1999) e che la duplice stagione di "True Detective" pareva promettere mentr'invece l'ha evitato quanto la peste bubbonica. Il film d'Amenabár mette le cart'in chiaro sin dal titolo: lo spazio per fideistiche credenze sull'incarnazione del Male è concesso da una scienz'immatura ch'usa strument'infondati, in questo caso basati s'un'inconscia suggestione di massa aka isterica psicosi collettiva. È dura colpire due piccioni con un'unica fava, e il demolire all'unisono "fides et ratio", quando son'entrambi privi del dubbio metodic'o sistematico, può irritare tanti sia fra il pubblico che fra i recensori. "Cinema sulla difficoltà del mantenere un pensier'autonomo in un mondo che, mediaticament'e socialmente, impone le proprie idee omologat'e standardizzate per aderirvi volenti e non": l'Atom Egoyan di "Devil's Knot" (2013) aveva già tentato qualcosa di molto simil'e con risultati paragonabili. Su IMDb la bella rece d'un utente paragona "Regression" a un contraltare di "Spotlight" (2015): stess'incedere cogitabondo, analogo twist final'e denuncia dell'altra faccia della medaglia, la "cacci'alle streghe" o addirittura al Demonio personificato. Il persistere d'un elemento di squilibrio potrebb'essere indiduato nel ruolo della figura femminile: prim'idolatrata l'Ipazia della Weisz, adesso colpevolizzata la Watson. Ps: la "svolta narrativa stupidament'anticipata a metà pellicola, quand'una cabina telefonica non farà altro che svelare 'il trucco'", si può spiegar'inequivocabilmente solo dop'il twist degl'ultimi 6 minuti. Con tutt'il rispetto per Calderón de la Barca, il regista d'origine cilena continu'a dirsi e a dirci: "Apri gli occhi" (1997). Mauro Lanari e Orietta Anibaldi
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Ottimo thriller horror del regista Alejandro Amenabar ( regista di The visit ) con un duo di attori in gran forma ,quali Emma Watson (Harry Potter) ed Ethan Hawke (Gattaca) . Atmosfera tesa e disturbante, con una buona trama e che mantiene sempre un buon ritmo. Colpi di scena efficaci e scene horror poche ma buone . Non ai livelli di The Others ma sicuramente un ottimo film del genere , e Amenabar dimostra di padroneggiare a dovere tutti i clichè del genere . Blu-ray tecnicamente ottimo, e l'edizione in questione contiene anche un booklet (libricino) con informazioni sul film.