Regression<span>.</span> Limited Edition di Alejandro Amenabar - Blu-ray
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Regression<span>.</span> Limited Edition
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Descrizione


Minnesota, 1990. Il Detective Bruce Kenner sta indagando sul caso di una giovane di nome Angela, che accusa il padre, John Gray, di un crimine terribile. Quando John, inaspettatamente e senza averne memoria, ammette la sua colpa, il famoso psicologo Dottor Raines viene chiamato per aiutarlo a rivivere i suoi ricordi, ma ciò che verrà scoperto smaschererà un orribile mistero.

Dettagli

2015
Blu-ray
4020628831653

Informazioni aggiuntive

  • Midnight Factory, 2016
  • Terminal Video
  • 106 min
  • Italiano (DTS 5.1 HD);Inglese (DTS 5.1 HD)
  • Italiano
  • 2,40:1
  • trailers; interviste: Intervista a Ethan Hawke - Intervista a Emma Watson - Intervista a Alejandro Amenábar; featurette
  • booklet

Valutazioni e recensioni

  • fabrizio costa

    Film ingegnoso e pieno di colpi di scena. A parer mio è più thriller che horror per il semplice motivo che il film si concentra sulle indagini di un agente di polizia che cerca di capire e aiutare una giovane ragazza vittima di abusi sessuali da parte del padre. Più va avanti la storia e più si arricchisce di colpi di scena. Per chi ama il cinema e i film, ma questo non deve mancare nel vostro ripiano di film.

  • L'orrido peplum d'"Agora" (2009) narrava d'orbit'ellittiche in cui uno dei due fuochi è occupato da un corpo celeste mentre l'altro fuoco resta vuoto, occupato da un corpo solo virtuale. Il film seguiva questa falsariga sbilanciandosi nell'invettiva fondamentalista contro l'oscurantismo religioso e a favore dello scientismo laicista. Amenabár sembr'aver dedicato un quinquenni'abbondante per studiare l'epistemologia dell'ultimo secolo così da riproporsi più aggiornat'e agguerrito che mai con un'eccellent'e imprevista sorpresa: la sua nuov'idea d'ellisse propon'i due fuochi di religione e scienza, mythos e logos, alla pari e per di più ambedue insufficienti. Fors'unicamente dalla loro combinazione può sorger'un tertium diverso e persino risolutivo. "Regression" ha deluso chiunque: 15% su RT (media voto 4.2/10), 32% su Metacritic, 1.5/5 su AllMovie, 5.7/10 su IMDb, flop d'incassi. Magari ci s'attendev'il solit'horror soprannaturale della scuola spagnola (Balagueró), oppure quell'approfondimento fra massoneria, messe nere, sètt'e riti satanici sfiorato dall'ultimo Kubrick ("EWS", 1999) e che la duplice stagione di "True Detective" pareva promettere mentr'invece l'ha evitato quanto la peste bubbonica. Il film d'Amenabár mette le cart'in chiaro sin dal titolo: lo spazio per fideistiche credenze sull'incarnazione del Male è concesso da una scienz'immatura ch'usa strument'infondati, in questo caso basati s'un'inconscia suggestione di massa aka isterica psicosi collettiva. È dura colpire due piccioni con un'unica fava, e il demolire all'unisono "fides et ratio", quando son'entrambi privi del dubbio metodic'o sistematico, può irritare tanti sia fra il pubblico che fra i recensori. "Cinema sulla difficoltà del mantenere un pensier'autonomo in un mondo che, mediaticament'e socialmente, impone le proprie idee omologat'e standardizzate per aderirvi volenti e non": l'Atom Egoyan di "Devil's Knot" (2013) aveva già tentato qualcosa di molto simil'e con risultati paragonabili. Su IMDb la bella rece d'un utente paragona "Regression" a un contraltare di "Spotlight" (2015): stess'incedere cogitabondo, analogo twist final'e denuncia dell'altra faccia della medaglia, la "cacci'alle streghe" o addirittura al Demonio personificato. Il persistere d'un elemento di squilibrio potrebb'essere indiduato nel ruolo della figura femminile: prim'idolatrata l'Ipazia della Weisz, adesso colpevolizzata la Watson. Ps: la "svolta narrativa stupidament'anticipata a metà pellicola, quand'una cabina telefonica non farà altro che svelare 'il trucco'", si può spiegar'inequivocabilmente solo dop'il twist degl'ultimi 6 minuti. Con tutt'il rispetto per Calderón de la Barca, il regista d'origine cilena continu'a dirsi e a dirci: "Apri gli occhi" (1997). Mauro Lanari e Orietta Anibaldi

  • Ottimo thriller horror del regista Alejandro Amenabar ( regista di The visit ) con un duo di attori in gran forma ,quali Emma Watson (Harry Potter) ed Ethan Hawke (Gattaca) . Atmosfera tesa e disturbante, con una buona trama e che mantiene sempre un buon ritmo. Colpi di scena efficaci e scene horror poche ma buone . Non ai livelli di The Others ma sicuramente un ottimo film del genere , e Amenabar dimostra di padroneggiare a dovere tutti i clichè del genere . Blu-ray tecnicamente ottimo, e l'edizione in questione contiene anche un booklet (libricino) con informazioni sul film.

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