Resiliency

E’ il primo lavoro come band leader della tenorista romana Milena Angelè, una conferma che il jazz italiano continua ad essere una miniera di continue sorprese. Alla testa di un combo musicalmente compatto Milena Angelè propone Resiliency. Una sintassi musicale articolata e coerente che spazia dalle atmosfere più interiori quali la rilettura della vecchia Sunny, a quelle più eteree di Federica e la Pioggia o più complesse di Change; queste ultime scritte dalla sassofonista. Tra le altre composizioni segnalo anche Sliding dove il sax di Angelè dialoga in maniera eccellente con la chitarra di Enrico Bracco, restituendo all’ascolto uno dei migliori brani dell’album. Nell’improvvisazione Milena Angelè si pone con personalità una voce proprie. È percepibile la ricerca e la cura del linguaggio improntato all’originalità e alla raffinatezza piuttosto che ad un inutile virtuosismo: tecnica a servizio dell’espressività. Il disco, nel suo complesso, restituisce un senso generale di positività al di là delle molte interpretazioni del titolo; interpretazioni che solo sommate rendono l’idea musicale.