Il respiro dell'albero

Questa è l'opera di esordio di Ibìvan Belloni. Dopo averlo letto credo che chi ama i thriller non possa fare a meno di comprarlo. E' veramente una storia che fa tenere il fiato sospeso e che cattura l’attenzione di chi legge. Filone gotico, ben descritta l’ambientazione e i personaggi. A me è piaciuto davvero tanto. La storia si svolge in Irlanda, in un vecchio convento, che domina il paesaggio circostante dalla cima di una collina. Le vicende iniziano con la narrazione dell’aggressione della giovane novizia Annie, e dell’inferno da lei subito. Questo grave fatto innesca una serie di eventi che sconvolgono la vita tranquilla e rigidissima del monastero. La forza delle descrizioni di Ivan Belloni fa sì che leggendo si percepisca, oltre alle azioni, anche tutta l’atmosfera tetra e pesante di quella comunità monastica. Le celle delle monache, i corridoi lunghi e bui, le torri dell’abbazia sono quasi tangibili e evocano alla perfezione l’atmosfera che vi regna. Ben spiegata anche la collocazione del convento e i suoi dintorni dove regnano acque paludose e maleodoranti che contribuiscono a formare un quadro lugubre e agghiacciante. In quel luogo melmoso e pesante un unico, magnifico albero fa bella mostra di sè, offrendo ombra e frescura. Sotto la sua chioma, inspiegabilmente, non arrivano le esalazioni mefitiche. La fine del libro sarà improvvisa e del tutto imprevedibile, in un crescendo sempre più incalzante. Un vero colpo da maestro. In questa prima opera va apprezzata la grande capacità descrittiva e la proprietà di linguaggio nonché la fantasia necessaria per creare una storia così ben congegnata. Consigliato a tutti, ma soprattutto agli amanti di thriller e noir. Mariagrazia Perricone