Resti perfetti

Thriller che inizia bene, con un'idea e una struttura che sembrano convincenti, almeno nella prima metà del racconto. Anche le parti più crude o truculente hanno un loro "fascino" descrittivo, senza eccedere troppo nel morboso. Poi, purtroppo, dinamiche ripetitive, scarsa profondità investigativa e un continuo attorcigliarsi su stesso del ritmo, rendono la lettura se non noiosa, almeno svogliata. E' un peccato, perchè Luc sembra un personaggio che può funzionare, l'idea di rivelare il colpevole nei primi capitoli vincente, ma l'assenza di un vero e articolato impianto investigativo vanifica l'ottimo spunto. Le dinamiche tra Luc e Ava stufano nella loro stereotipata e protratta inutilità nella dinamica complessiva. E una sottotrama per nulla avvincente serve a poco. Il finale appare tirato per i capelli, tanto che la soluzione del caso giunge con una banalità disarmante. La scrittura è veloce, ma nulla di eccelso. Insomma, un'ottima e interessante idea persasi in una struttura poco curata, soprattutto nell'impianto investigativo. Speriamo nel successivo libro della serie. Consigliato a chi cerca un thriller senza troppe pretese nelle logiche e nelle intuzioni del protagonista; sconsigliato a chi vuole il giallo dallo svolgimento e dalla risoluzione del caso geniali.

primo di una serie, letto in poco tempo, personaggi delineati sufficientemente, tre stelle sulla fiducia per i prossimi