Il ricatto

Romanzo complicato con troppi personaggi che ha richiesto molta attenzione per leggerlo ma ne è valsa la pena. La Holt è una scrittrice magistrale e la vicenda personale dell'Investigatrice è un capolavoro di introspezione. Brava!

Sto leggendo tutti i libri di Anne Holt in ordine cronologico di uscita in Norvegia, e non in quello scriteriato di uscita italiana. Sono arrivato a questo, e devo dire che mi è piaciuto, anche per le implicazioni psicologiche dei personaggi, in particolare la protagonista Hanne Wilhelmsen. Certo, in quasi tutti i gialli "nordici" il racconto non segue non segue la full immersion nel caso del detective protagonista che per 4-5 giorni non pensa ad altro e quasi non dorme per arrivare alla risoluzione del caso (situazione più tipica dei gialli americani), ma è bello anche questo tipo di racconto, e seguire i poliziotti nella loro vita privata. Infine, brava Margan (vedi sotto)! Anch'io sono infastidito dai tanti "sé stesso" presenti in questo come negli altri libri della Holt pubblicati da Einaudi. Non avevo notato i "cinque milioni di abitanti della Terra", ma ho colto un paradosso temporale: a pag. 71 si legge che siamo nel giorno di sabato 6 marzo, a pag. 89, di conseguenza, nella domenica 7 marzo, e a pag. 222, improvvisamente, eccoci nella domenica 18 marzo!!! Senza contare che alle pagg. 225 e 228 Karianne Holbeck diventa Karen (ci potrebbe anche stare come diminutivo, ma Karen Borg è un avvocato, personaggio fisso dei romanzi della Holt, e quindi si crea confusione). Senza contare le stranezze colte da Marco Morello sul sito Il Giornalaccio proprio riguardo a questo libro. Revisore delle bozze, perché non ci sei più?!?

In questo libro la storia personale di Hanne si intreccia con quella delle indagini, è più marcata rispetto ad altri libri della scrittrice. Do un voto medio perché le storie della Holt mi piacciono sempre molto però hanno spesso anche il difetto di essere un po' intricate e quindi ci si perde alcuni passaggi.