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Anno edizione: 2014
Anno edizione: 2018
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La produzione di Francesco De Gregori nel tempo ci ha regalato splendidi tesori musicali. Vi sono però degli album che, più di altri, hanno caratterizzato la storia del cantautore. Credo che Rimmel sia uno di questi. Per quanto faccia parte delle sue primissime uscite, è il quarto album, le canzoni in esso contenute mantengono la loro attualità ancora oggi. Rimmel, Pezzi di vetro, Buonanotte fiorellino, Piccola Mela restano immutabili e solide, come sculture nella roccia. Il tempo non sembra in grado di scalfirle. C'è poi Pablo, scritta assieme a Lucio Dalla, alla quale si possono attribuire molteplici significati ma che, in sostanza, fa probabilmente riferimento all'emigrazione e alla morte sul lavoro. Terribilmente attuale ancor oggi. Altro capolavoro "Le storie di ieri", dal testo corrosivo che mette in guardia dai fascismi vecchi e nuovi. "Il gran capo ha la faccia serena, la cravatta intonata alla camicia". Valido nel 1975, ma non meno attuale oltre quarant'anni dopo. Il brano è stato interpretato anche da Fabrizio De Andrè, sia pure con qualche piccola modifica, ed entrambe le interpretazioni sono capisaldi nella storia musicale recente. Anche le altre canzoni presenti dell'album: "Il signor Hood", "Quattro cani" e "Piano Bar" per quanto criptiche, e solo in alcuni casi riferibili a personaggi esistenti, rimangono nell'ascoltatore come porte da aprire alla ricerca di emozioni ad ogni nuovo ascolto. In tutto questo, a conti fatti, è racchiusa l'arte di De Gregori.
A mio parere il miglior album di De Gregori. Canzoni come ' Rimmel ' e ' Buonanotte fiorellino ', sono senza tempo e vanno al di là di ogni barriera e si ' tramandano ' di generazione in generazione'. Mitiche.
"E qualcosa rimane, fra le pagine chiare e le pagine scure". Comincia con questi versi uno dei dischi più importanti (forse il più importante), di uno dei nostri cantautori più grandi. È il 1975 quando esce "Rimmel" e ancora oggi resta, innegabilmente, uno dei capolavori della musica italiana. Nove canzoni splendide, tra le quali mi sta particolarmente a cuore, oltre alla meravigliosa title-track, la bellissima "Pezzi di vetro", uno dei vertici assoluti di De Gregori. Disco indispensabile!
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