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Terzo e conclusivo capitolo della trilogia di ritorno al futuro, questa volta la destinazione è il vecchio west anno 1885. Questo terzo episodio si concentra su nuovi aspetti rispetto ai capitoli precedenti, in particolare rispetto al secondo in cui il ritmo frenetico non da tregua per tutta la durata del film. Mi riferisco in primis alla figura di Doc, personaggio che in questo capitolo viene caratterizzato in maniera diversa, non più solo come lo scienziato folle e pittoresco ma come uomo che si innamora e prova dei sentimenti verso una donna. Ecco quindi un film con momenti più riflessivi e sentimentali, situazioni che vanno poi a legarsi col fatto di dover fare ritorno nel 1985 e di dover fare delle difficili scelte. Possiamo dire che Marty in questo episodio è più marginale e Doc assume quasi il ruolo di protagonista. Per il resto abbiamo un filo comune con molti aneddoti e molti particolari che si ripetono in maniera ricorrente come per gli altri due episodi (ad esempio l'orologio qui in costruzione, simbolo di tutta la trilogia) mantenendo sempre viva la curiosità e l'interesse verso il film. La parte migliore del film è l'ultima mezz'ora, con un finale in grande stile che ci restituisce un messaggio forte su quello che la trilogia vuole trasmettere allo spettatore. Ottima ancora una volta la colonna sonora di Alan Silvestri qui adattata perfettamente all'ambito western. Terzo capitolo che personalmente ritengo inferiore ai precedenti e che lascia sicuramente un senso di nostalgia soprattutto a chi ama questa mitica trilogia. Ha però il difficile compito di essere il terzo e di doversi congedare al pubblico, rimane quindi un capitolo di valore per una trilogia dal fascino irresistibile che la rende una saga senza tempo e che non stanca mai.
Ho rivisto questo film proprio ieri. Credo sia geniale. Ogni capitolo mi ha lasciato soddisfatta e ogni volta non riesco a capire se metterei al primo posto questo terzo capitolo o il primo. Credo che entrambi siano originalissimi. Adoro i film dove la tematica sono i viaggi nel tempo e credo che, nonostante i tempi non fossero quelli di ora, abbiano realizzato una perfetta trilogia. Nulla da togliere al secondo, ma ritrovarsi nel vecchio west è tutta un'altra cosa. Sarebbe bellissimo se avessero continuato o rifacessero una saga del genere, magari andando ad esplorare altre epoche.
La trilogia non poteva concludersi meglio con Doc e Marty catapultati nel vecchio west, il primo per sbaglio, il secondo per necessità. Alcune scene sono da antologia. La vista di Hill Valley in campo largo che sovrasta l'omonima stazione e del tutto simile a quella usata da Sergio Leone per il suo "C'era una volta il west". Divertente anche il siparietto di Marty/Eastwood con la pistola davanti allo specchio, come De Niro in "Taxi Driver". Spettacolare l'epilogo.
Recensioni
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L'ultimo capitolo di Ritorno al Futuro è il più umano degli episodi della serie
Trama
1955. Marty è di ritorno da Doc con un messaggio che proviene dal Doc che si trova nel 1885 nel Far West che offre le coordinate per ritrovare la DeLorean. Una volta recuperata l'auto un'altra novità li attende: una lapide cimiteriale che riporta la data in cui Doc è stato ucciso colpito alle spalle rimanendo così nel perpetuo ricordo della sua amata Clara. È allora indispensabile riprendere la macchina del tempo per recarsi nel West dove lo scienziato fa il maniscalco e cercare di impedire la sua morte.
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