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Premi
2006 - Nastro d'Argento - Miglior attore - Santamaria Claudio
2006 - Nastro d'Argento - Miglior attore - Rossi Stuart Kim
2006 - Nastro d'Argento - Miglior attore - Favino Pierfrancesco
2006 - David di Donatello - Miglior attore non protagonista - Favino Pierfrancesco
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Gran lavoro di Placido, teso, interessante dal punto di vista storico-politico e ottimamente interpretato dal meglio della generazione di attori italiani affermatasi negli anni 2000. Basandosi sulle vicende della famigerata Banda della Magliana, formatasi a Roma nel 1975 e secondo alcune fonti tuttora in attività, Placido narra in maniera incisiva un ventennio di storia italiana, dalla stagione degli Anni di Piombo al riflusso degli ’80 e alla fine della Guerra Fredda, con il caso Moro a fare da spartiacque tra due periodi esternamente in antitesi ma dominati probabilmente dalle stesse correnti sotterranee. Una gang di periferia, capeggiata da Freddo, Libano e Dandi (ispirati ai criminali Abbatino, Giuseppucci e De Pedis e interpretati dagli strepitosi Rossi Stuart, Favino e Santamaria), elimina i principali boss della malavita romana e si impadronisce dei lucrosi business legati a droga, prostituzione e scommesse. Ben presto il giro si estende, la banda entra in contatto con la Mafia e con personaggi legati ai Servizi Segreti finendo coinvolta in un gioco oscuro, complesso e incontrollabile. L’arricchimento improvviso, gli opportunismi e i tradimenti pian piano disuniscono i vecchi compagni, mentre intorno a loro il mondo della Prima Repubblica sta scomparendo portando con sé intrighi e misteri destinati a rimanere irrisolti. Film audace, Placido si dimostra regista di valore trasponendo sapientemente il romanzo omonimo di De Cataldo, chiamato a collaborare in fase di sceneggiatura. Cast in forma smagliante con il terzetto di protagonisti ed Accorsi (nel ruolo del commissario Scialoja) a far da mattatori, appoggiati da Jasmine Trinca, Elio Germano, Scamarcio e da una nutrita schiera di comprimari del calibro di Gigi Angelillo, Popolizio, Tognazzi, Fassari e il compianto Toni Bertorelli, perfetto nell’ambigua parte del Vecchio (modellato sulla figura del funzionario Federico Umberto D’Amato). Cult, da vedere e rivedere.
Recensioni
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Un film all'americana, tra ricostruzione e impegno civile: l'opera più compiuta di Placido
Trama
Il Libanese ha un sogno: conquistare Roma. Per realizzare quest'impresa senza precedenti mette su una banda spietata ed organizzata. Le vicende della banda e dell'alternarsi dei suoi capi (il Libanese, il Freddo, il Dandi) si sviluppano nell'arco di venticinque anni, intrecciandosi in modo indissolubile con la storia oscura dell'Italia delle stragi, del terrorismo e della strategia della tensione prima, dei ruggenti anni '80 e di Mani Pulite poi.
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