Rozhdestvensky dirige Shostakovich

Sinfonia n. 7 op. 60 Leningrado; Sinfonia n. 9 op. 70; Sinfonia n. 10 op. 93; Suite su versi di Michelangelo Buonarroti; Suite Il bullone - Registrazioni: 1968, 1976, 1982
Quando si pensa a un interprete delle opere di Shostakovich il primo nome che viene in mente è quello del direttore russo Gennady Rozhdestvensky, enfant prodige della bacchetta capace di salire sul podio dell’Orchestra del Bolshoi di Mosca a soli 20 anni e fedele amico di Shostakovich. Grazie a una frequentazione durata molti anni, Rozhdestvensky ebbe la possibilità di approfondire anche gli aspetti più intimi e nascosti delle quindici sinfonie e delle principali opere orchestrali di Shostakovich, realizzando una serie di registrazioni pervase da una stupefacente intensità emotiva e da una tesa drammaticità. Oltre alla Settima (la celebre Leningrado), alla Nona e alla Decima Sinfonia, questo cofanetto triplo presenta anche due opere meno note, la Suite su versi di Michelangelo Buonarroti con il leggendario basso Evgeny Nesterenko e la suite dal balletto Il bullone. Un cofanetto di grandissima importanza storica.

Dagli anni Cinquanta, quando esordì a soli 20 anni come direttore dell'Orchestra del Teatro Bolshoi, Gennady Rozhdestvensky è considerato uno degli interpreti più ispirati del repertorio russo, un fatto che trova conferma nella sua vasta discografia.