Scia di sangue

“Scia Di Sangue” si apre con un prologo che mostra i semi narrativi da cui germoglierà una storia avvincente e complessa. Appare subito evidente che i personaggi hanno un passato che li accomuna: un passato segnato dalla violenza, dall’abbandono e dalla mancanza d’amore. Molti i personaggi cattivi che danno vita, con un crescendo di tensione e sospetti, a un thriller con un finale per nulla scontato. Con una scrittura incalzante, la scrittrice affronta temi duri sempre attuali. Molte le protagoniste femminili, tante le alleanze sancite in un mondo nero in cui la violenza domestica, la droga, l’abuso sessuale sono elementi preponderanti. Nel romanzo non ci sono eroi, il cavaliere dalla scintillante armatura rimane una speranza mai tramutatasi in certezza. Appare evidente, invece, come chi fa del male riesce a manipolare la propria vittima. Mi è piaciuta molto l’architettura del romanzo, l’intreccio di vite e destini, il male subito e inflitto, la ricerca ossessiva di un’innocenza persa ormai nel baratro del passato. Buono l’equilibrio tra la componente psicologica e quella investigativa. Nessuna noia nella lettura,colpi di scena ben distribuiti fino all’ultima pagina.

Quando leggo Karin Slaughter già mi vengono i cuori negli occhi,l’autrice in questione è per me una garanzia,quindi appena ho avuto tra le mani “Scia di sangue” ero certa di avere tra le mani un bellissimo romanzo. Stavolta sono rimasta un pochino delusa,non lo so perchè,infatti scrivere questa recensione non è semplice per me,però stavolta ho trovato l’autrice un po’ meno incisiva e battagliera del solito, “Scia di sangue” nonostante il titolo, è poco travolgente.la trama è bella ed è anche ben congegnata come sa fare Karin Slaughter,ma non mi ha coinvolto come hanno fatto altri suoi romanzi,è un bel libro lo ammetto,ma forse nutrivo troppe aspettative,non saprei.E’ una lettura piacevole,ma niente di sconvolgente