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Se muoio, sopravvivimi. La storia di mia madre che non voleva essere più la figlia di un mafioso - Alessio Cordaro,Salvo Palazzolo - copertina
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Se muoio, sopravvivimi. La storia di mia madre che non voleva essere più la figlia di un mafioso
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Se muoio, sopravvivimi. La storia di mia madre che non voleva essere più la figlia di un mafioso - Alessio Cordaro,Salvo Palazzolo - copertina
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Descrizione


Questa è la storia inedita della figlia di un padrino e della sua ribellione soffocata. Lo hanno svelato i pentiti: Lia Pipitone sarebbe stata uccisa per ordine del padre, uno dei capimafia più fedeli a Riina e Provenzano. La colpa: avrebbe intrattenuto una relazione extraconiugale. Ma dopo un processo il padre è stato scagionato e il giallo è rimasto irrisolto. Adesso l'indagine di un figlio e di un giornalista riapre il caso della giovane assassinata a Palermo il 23 settembre 1983 durante una finta rapina. Il giorno dopo l'omicidio il più caro amico di Lia si suicidò: così recita la versione ufficiale dei fatti, che continua a essere carica di misteri e messinscene architettate dai boss. Perché il gotha di Cosa nostra arrivò a tanto contro una giovane di 25 anni? Di che cosa avevano paura i mafiosi? Alessio Cordaro, il figlio di Lia, nel 1983 aveva quattro anni. Questo libro è il suo diario, alla ricerca della verità sulla morte della madre. Ma è anche un'indagine giornalistica vecchio stile di Salvo Palazzolo: il clan dell'Acquasanta, a cui apparteneva Antonino Pipitone, il padre della ragazza uccisa, ha segnato l'ascesa, gli affari e i delitti eccellenti della Cosa nostra di Riina e Provenzano. "Se muoio, sopravvivimi" è il titolo di una poesia di Pablo Neruda. Era la poesia preferita da Lia Pipitone.
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Dettagli

2012
1 settembre 2012
174 p., Brossura
9788889533703

Conosci l'autore

Salvo Palazzolo

1970, Palermo

Salvo Palazzolo è giornalista del quotidiano «Repubblica», vive e lavora a Palermo, dove da anni si occupa di mafia. È autore di diversi libri su "cosa nostra".

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