Sei personaggi in cerca d'autore

“Vogliamo vivere, Signore! Almeno per un momento in loro!” E vissero... realmente, e continuano a vivere ancora oggi. I Sei personaggi in cerca d’autore è una delle opere più belle mai scritte nella storia. Testo di un’attualità disarmante, non spiega (come può apparentemente sembrare) solo cosa sia il teatro ma spiega cosa è l’uomo. L’uomo immutevole e immutabile da sempre e per sempre. Pirandello mette in bocca ai suoi personaggi parole con le quali riesce a definire i modi del pensare, del conoscere e dell'agire umano (quindi sostanzialmente parla di filosofia) e lo fa in un modo semplice e allo stesso tempo complesso, poiché complesso è l’uomo. È un testo da tenere sempre sul comodino accanto al letto per rileggerlo sempre... non basta leggerlo una volta per capirlo... forse non basta una vita intera per capire quanto di profondo e vero ci sia in quelle parole che dal 1921 ad oggi vengono rappresentate in tutti i teatri del mondo.

Questo testo, come molti altri di Pirandello, ha come tema centrale la maschera, l'essere e l'apparire. Troviamo dei personaggi che vogliono esprimere ciò che sentono, ciò che sono veramente, ma non sono in grado di farlo e sono come degli attori che interpretano qualcuno seguendo un copione. Nessuno sa dire nulla senza quel copione, nessuno è in grado di esprimere ciò che prova, ciò che desidera, nessuno riesce a portare a termine una azione senza questo copione. Pirandello, in modo ironico e quasi divertente, ci mostra come l'apparire sia spesso più importante dell'essere, come a volte siamo così legati a una maschera che non riusciamo ad essere noi stessi.

Ho apprezzato molto questo scritto di Pirandello e stesso la filosofia che vi è dietro… noi tutti vorremmo esprimere chiaramente a parole ciò che pensiamo, ma l’altro non riuscirà mai ad afferrare esattamente ciò che abbiamo detto perché lo ascolterà e lo interpreterà sempre a suo modo. È un problema di fondo che causa incomunicabilità, uno dei drammi maggiori che si riscontrano anche in altre opere di Pirandello e che affliggevano gli anni del primo dopoguerra insieme alla stessa crisi dell’individuo. L’opera è piccola e si legge in qualche ora, il bello è sicuramente concentrarsi su quanto detto dai personaggi, soprattutto su quanto detto dal padre che potremmo definire il più filosofico e non invece scorrere velocemente le pagine senza nemmeno catturarne il senso. E sebbene sia stata scritta quasi un secolo fa, oggi è più attuale che mai, quindi vale la pena leggerla.