Sei sonate ZWV181

La musica strumentale di Zelenka rappresenta solo una piccola parte del suo catalogo, rispetto all’imponente corpus della sua produzione sacra. Le sue Sei Sonate a due Hautbois et Basson con basso continuo – di cui restano ancora incerti la data ed il luogo della prima esecuzione – costituiscono la prima tappa della riscoperta del compositore ceco, frutto dell’edizione curata da Camillo Schoenbaum a metà degli anni Cinquanta. Queste sonate superano per virtuosismo e per qualità musicale la maggior parte dei brani coevi destinati agli stessi strumenti, tanto da diventare un punto di riferimento nel repertorio per oboe e fagotto. Il compositore sfrutta appieno le qualità espressive e le caratteristiche tecniche dei due strumenti, come si può notare nel carattere brillante dei movimenti rapidi e la melanconia o la dolcezza che traspare dai movimenti lenti. Dopo una lunga assenza, la prima registrazione in assoluto dell’ensemble Zefiro è nuovamente disponibile, per la prima volta in un album doppio. Gli oboisti Alfredo Bernardini e Paolo Grazzi con il fagottista Alberto Grazzi sono attorniati da un continuo stellare: Rinaldo Alessandrini, Rolf Lislevand, Lorenz Duftschmid…