L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Ho letto tanti commenti negativi e mi dispiace...io non riesco a staccarmi dal personaggio del commissario e da tutti gli altri...mi e' piaciuta la storia del pugile e del suo antico amore, ma ancor di piu' la storia infinita tra il commissario ed Enrica
Bello. Mii ha preso dalla prima all'ultima pagina. Da leggere.
Ormai leggo per inerzia! Con tutta l'ammirazione che ho per De Giovanni leggere uno dopo l'altro i romanzi dedicati al Commissario Ricciardi ha creato in me un po' di noia. Ma gliela facciamo fare sta benedetta scopatina ad Enrica, né De Giova'...... altrimenti fa diventare vecchia a lei e pure a noi. Sia buono!
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
De Giovanni prende un’ambientazione da cartolina e la ribalta, calando il lettore in una Napoli gelida, insolitamente plumbea e fiaccata da un autunno opprimente, su cui incombe l’ombra di un delitto passionale.
«Il cadavere era di un uomo grande e grosso, riverso di lato, le braccia strette al petto e le ginocchia contro il ventre. Il vestito che indossava era di buona fattura, e il soprabito, aperto, pareva nuovo e costoso, anche se sporco di fango. Poteva avere una cinquantina d'anni, forse meno. Il volto era tumefatto e la tempia sinistra recava una strana depressione.»
Napoli d’ottobre è un incanto. Un mese perfetto per visitare la città vigilata dal Vesuvio, il bell’addormentato. Il clima è mite e le sere rimangono tiepide, nonostante, di tanto in tanto, dal mare si levi un pungente venticello a raffreddare i bui anfratti del centro storico, dove, se catapultati negli anni del Ventennio, avremmo ancora la possibilità di assistere a una serenata. Al cospetto delle sinuose guglie barocche del rione Mater Dei, troveremmo dei coloriti guitti intonare languidi inni amorosi, accompagnati da improvvisate orchestrine di chitarre e mandolini, spesso oggetto degli improperi di chi non aveva alcuna intenzione di essere svegliato dagli indolenti latrati dell’innamorato.
De Giovanni prende in prestito questa ambientazione da cartolina e la ribalta, svuotandola della spicciola retorica da Ministero del Turismo e calando il lettore in una Napoli gelida, insolitamente plumbea e fiaccata da un autunno opprimente, su cui incombe l’ombra di un delitto passionale. L’autore ha già saputo in passato giocare con gli stereotipi della bella Parthenope, restituendoci anche stavolta una Napoli dall’atmosfera insolita, che a tratti sembra Trieste o il soggetto di una tela di pittura metafisica.
Ricciardi stesso, laconico gagà di provincia, incarna un ideale di napoletanità ben diverso dall’immaginario comune. Il commissario è schivo, perennemente tormentato da una malinconia che non ne vuole sapere di andarsene. Potrebbe evitare di darsi da fare, dati i nobili natali e le ingenti ricchezze, ma si è messo in testa di lavorare per la Polizia. Unica concessione al folklore autoctono è l’immancabile caffè in tazzina bollente al Gombrinus nonché la compagnia del tragicomico Brigadiere Maione, il suo Watson, una macchietta ossessionata dal cibo e da altre sciocchezze mondane. Il commissario non ha tempo di pensare a certe quisquilie, perché quando indaga viene colto da una furia compulsiva, causatagli dal Fatto, il dono di captare le ultime parole dei deceduti su cui indaga. Il tormento di quelle voci lo getta in un vortice di emozioni tale che, se rimanesse fermo, ne verrebbe sopraffatto. L’unico farmaco è indagare non stop.
In questo romanzo dovrà affrontare, oltre al caso, lo spettro dell’anaffettività, un vuoto che lo sta lacerando da troppo tempo e che forse sarebbe opportuno riempire con una bella dark lady. Come negli altri romanzi della serie, e invero peculiarità del genere, l’indagine è un pretesto per tratteggiare ulteriormente la caratterizzazione del protagonista e di conseguenza a un delitto passionale non potrà che corrispondere l’innescarsi di sentimenti travolgenti nell’altrimenti mite Ricciardi.
Il motore della trama è il ritorno in Italia di Vinnie Sannino, un affermato pugile da giovane emigrato negli States. Aveva lasciato la bella Concettina con la promessa che una volta tornato l’avrebbe resa sua sposa e madre di numerosa prole. La ragazza non ha saputo aspettare, preferendo sistemarsi nell’immediato con un ricco commerciante. Invano il ricorso alla gelida serenata ottobrina sotto casa dell’amata. Le lacrime versate non hanno sortito alcun effetto, se non destare la curiosità degli astanti e l’empatia dell’orchestrina, raramente testimone di una prova d’amore tanto struggente. Il marito di lei chiaramente non apprezza le attenzioni. Coincidenza vuole che qualche giorno dopo venga trovato morto, con la tempia sfondata da quello che sembrerebbe un jab scagliato da un vero professionista. Il caso pare di facilissima soluzione, il movente e la dinamica del delitto sono lampanti. Tuttavia al commissario qualcosa non torna, le ultime parole dei defunti spesso sono enigmatiche e poco utili alla risoluzione del caso, ma stavolta sembrerebbero scagionare il sospettato. Per Ricciardi si prospetta una settimana difficile.
De Giovanni mentre scrive deve provare un gran divertimento. Si è oramai affezionato al suo commissario e tra le righe si percepisce una sorta di identificazione tra autore e personaggio. Dubitiamo che lo scrittore napoletano senta rimbombare dentro di sé le voci dei morti, ma saremmo pronti a giurare che buona parte dei tormenti di Ricciardi appartengano anche a lui. Di sicuro sappiamo che anche questo capitolo della saga del commissario mantiene le promesse, grazie a una trama solida che rifugge dai clichés del noir, offrendoci un’ulteriore prospettiva su un personaggio destinato a rimanere nei cuori dei lettori per molto tempo ancora.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Gli eBook venduti da IBS.it sono in formato ePub e possono essere protetti da Adobe DRM. In caso di download di un file protetto da DRM si otterrà un file in formato .acs, (Adobe Content Server Message), che dovrà essere aperto tramite Adobe Digital Editions e autorizzato tramite un account Adobe, prima di poter essere letto su pc o trasferito su dispositivi compatibili.
Gli eBook venduti da IBS.it sono sincronizzati automaticamente su tutti i client di lettura Kobo successivamente all’acquisto. Grazie al Cloud Kobo i progressi di lettura, le note, le evidenziazioni vengono salvati e sincronizzati automaticamente su tutti i dispositivi e le APP di lettura Kobo utilizzati per la lettura.
Clicca qui per sapere come scaricare gli ebook utilizzando un pc con sistema operativo Windows
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore