Serpenti nel Paradiso

Sempre, nel fare la critica di un giallo si valuta il tempo che ci si mette a capire chi e' il colpevole. In questo caso si capisce dopo pochissimo e parte del tempo si passa a tentare di comunicare mentalmente all'ispettore, persa nelle sue elucubrazioni, ma come non te ne sei accorta ??? :-) Invece stavolta voglio spezzare una lancia a favore dei gialli in cui il colpevole e' abbastanza chiaro fin dall'inizio. A parte lo sviluppo dei personaggi che non e' secondario affatto alla trama di un giallo, anzi e' questo il tratto direttamente proporzionale alla bravura dello scrittore, e non la trama in se' e per se'. In questo caso e nel caso piu' generale della Bartlett mi sembra che non ci siano dubbi, la psicologia dell'investigatore e' davvero realistica e non mi sorprenderei se la stessa scrittice si fosse un po' trasposta nell'ispettrice. Poi, capire prima dell'ispettore chi sia il colpevole, per quanto facile possa essere, e' blandamente lusinghiero per il lettore, insomma un libro che ci fa anche solo un pochino sentire piu' sicuri del nostro giudizio, per quanto relativa la cosa possa essere, vi pare poco ? Debbo recuperare gli altri libri di questa scrittrice molto interessante.

Decisamente la migliore scrittrice di gialli e non solo

Il romanzo, come gli altri della stessa autrice, è caratterizzato dal rapporto conflittuale tra la protagonista e il suo vice Garcon, con una serie infinita di dialoghi brillanti che rendono la lettura molto piacevole. In questo libro in particolare sono bene descritte le figure secondarie, che premono per conquistarsi un posto da protagoniste. La soluzione del giallo è, come nella migliore tradizione, sotto gli occhi di tutti, ma ovviamente la si scopre nelle ultime pagine. Lo consiglio!