Serpico di Sidney Lumet - DVD
Serpico di Sidney Lumet - DVD - 2
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Serpico
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Descrizione


A New York alla fine degli anni Sessanta, Frank Serpico è un giovane poliziotto onesto ed entusiasta del proprio lavoro. Quando scopre che la maggior parte dei suoi colleghi sono corrotti, decide di denunciare il fatto. Non solo verrà ignorato dai suoi superiori e respinto dai colleghi ma da quel momento dovrà guardarsi sempre le spalle.

Dettagli

1973
DVD
8013123013170

Informazioni aggiuntive

  • Sony Pictures Home Entertainment, 2013
  • Eagle Pictures
  • 129 min
  • Italiano (Dolby Digital 1.0 - mono);Inglese (Dolby Digital 1.0 - mono)
  • Arabo; Danese; Finlandese; Greco; Inglese; Inglese per non udenti; Italiano; Norvegese; Olandese; Svedese
  • 1,85:1

Valutazioni e recensioni

  • E' un film ambientato nella polizia, ma non è esattamente un poliziesco. E' un'opera che riflette essenzialmente su due temi. Uno è il problema della burocrazia e della mentalità burocratica, che non tutelano il diritto ma favoriscono i delinquenti. Nella prima parte, infatti, vediamo Serpico scontrarsi con gli schematismi dei regolamenti e delle scartoffie, e la corrispondente mentalità dei suoi colleghi, secondo la quale è meglio uno stupratore impunito che contravvenire alle procedure del distretto. L'altro problema - e il principale - è quello della corruzione, dell'omertà e della connivenza che ne permettono la proliferazione. Inutile dire che è un argomento attualissimo. Lumet dirige con dignità (anche se non benissimo), ma la pellicola poggia molto sulle spalle del protagonista, che è forse colui che l'ha resa celebre. Chi, infatti, non ha mai almeno sentito il titolo di questo film? Del resto bisogna riconoscere a Pacino il merito di aver reso credibile e accettabile il suo personaggio. Uno così, infatti, presta il fianco ad alcuni rischi, come quello di fare la figura del giustiziere intrepido, del moralizzatore borioso rappresentato con tono celebrativo e retorico, oppure del burbero compiaciuto di essere tale. Serpico è semplicemente uno che non vuole sporcarsi con la pece delle bustarelle e delle mazzette, perché sa che ciò è male e aiuta i criminali nella loro opera. Questo lo sanno anche i colleghi, che però tengono di più al denaro che ad avere una coscienza pulita. Forse addirittura si sono dati una coscienza grassa che li giustifica, e si sono fabbricati una moralità compiacente. Chi disturba questo mercimonio, lungi dallo scuoterli dalla loro condotta, si attira la loro insofferenza e il loro odio. Poi c'è la zona grigia delle connivenze e delle convenienze, di coloro cioè che non intervengono per non mettersi contro chi è corrotto, e quindi perdere qualche voto. Difficile dire chi di questi sia il peggiore. Un altro elemento che rende credibile Pacino è il fatto che la sua vita privata non è certo esemplare: si allude ad una moglie forse piantata, e per la donna con cui vive nutre un amore esile e limitato. Dopo tanti film sugli italoamericani mafiosi, questo "Serpico" è un po' una boccata d'ossigeno in tal senso. In generale, è un film interessante e coinvolgente per chi si studia il personaggio, il problema della corruzione e cerca di capire dove il film andrà a parare; per chi invece si aspetta un poliziesco tutto azione e imprese resterà inevitabilmente deluso. Ottimo il doppiaggio di Ferruccio Amendola. PS: mi domando come l'abbiano presa i polizzotti americani...

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