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Le donne giapponesi di solito dimostrano dieci anni di meno della loro età effettiva. Come fanno ad avere una pelle così radiosa? Certamente la genetica gioca un ruolo importante. Ma è davvero l'unica cosa che distingue noi occidentali dai freschi fiori del Sol Levante? Elodie-Joy Jaubert, grazie alla sua passione per il Giappone, è andata a scoprire il segreto di quei visi di porcellana, dall'aspetto sano e pieno e dalla carnagione liscia e soda come il mochi, il cremoso dolce di riso la cui consistenza richiama una pelle levigata e in salute. Le giapponesi, infatti, hanno elaborato un sistema di cure tradizionali, che si trasmette di generazione in generazione. Si tratta di un rituale quotidiano di trattamenti chiamato layering, un termine inglese che significa "a strati", e consiste in un minuzioso ordine di gesti di bellezza e di cure specifiche, dalla pulizia alla tonificazione, dall'idratazione alla protezione e al nutrimento, da ripetere mattina e sera. Non vi preoccupate: non è necessario trascorrere ore davanti allo specchio né spendere un patrimonio. Questo metodo è adatto a tutte e a tutti i portafogli, e l'autrice ha scelto di presentarlo in sette facili tappe, con illustrazioni pratiche, consigliando prodotti naturali, biologici ed etici, molti dei quali potete già trovarli nelle vostre cucine. Poiché, come dicono le giapponesi, bellezza significa soprattutto "essere in armonia con gli elementi".
Trovo che questo libro sia utile per approcciarsi al mondo della cura del viso, del corpo e dei capelli secondo il metodo coreano che tanto va di moda in questo periodo.
Per avere un'idea a grandi linee di quello che si intende, quanti e quali passaggi sono da effettuare mattina e sera.
Non insegna niente di nuovo ma regala validi spunti per capire di cosa parlano tutti e tutte le riviste di moda in questi mesi.
Sinceramente non lo consiglio da acquistare a prezzo pieno.
L'idea che sta alla base di questo libro mi piace molto, ovvero una guida di bellezza che serva non solo a garantire un perfetto aspetto esteriore ma anche un equilibrio interiore.
Il sapersi amare e dedicare anche pochi minuti al giorno al benessere psicofisico e alla cura del proprio corpo.
L'autrice dà molti consigli utili, incentrati tutti sulla tecnica del layering, ovvero un rituale quotidiano che consiste nel lavorare sulla propria pelle per strati, e nel ripetere alcuni gesti nello stesso ordine mattina e sera.
Questo per ottenere i risultati migliori, senza stressarci troppo e inutilmente.
La guida risulta pratica e piacevole, ma ci sono tre grossi difetti.
Il primo è il voler spacciare per grandi segreti rivoluzionari quelle che sono tecniche utili ma non innovative, e di sicuro non frutto di studio attento o grande ingegno. Niente che una qualsiasi donna non possa immaginare da sola, per intenderci.
Il secondo difetto, o meglio trucchetto in questo caso, il chiamare in causa il Giappone e la pelle di porcellana delle loro donne, quando il libro con il Sol Levante non ha nulla a che fare.
Il terzo difetto consiste nell'unire ad alcune ricette semplici e fai da te, molte altre che risulterebbero invece costose per chi è impossibilitato a spendere alte cifre per garantirsi materie prime di gran qualità.
Ripeto, il libro parte da una buona idea ma risulta incapace di svilupparla nel migliore dei modi.
Una guida base ed essenziale, una specie di memorandum, ma nulla di più.
