Shooting Star

Una ritmica quadrata, quasi rock, su cui si appoggia la tromba di Kalevi Louhivuori. Così comincia “Shooting Star”, album del quartetto finlandese Big Blue. Si tratta della terza incisione del quartetto per CAM JAZZ, la quarta se consideriamo anche il progetto parallelo Little Blue. Ancora una volta tutti brani originali, che confermano il talento dei quattro musicisti, capaci di spaziare tra le atmosfere rarefatte, tipiche del jazz nordico, e momenti più concitati e incalzanti. La tromba di Louhivuori è spesso in evidenza, sostenuta dal piano di Antti Kujanpää, dal basso di Jori Huhtala e dalla batteria di Joonas Leppänen. Kujanpää è l’unico a non firmare alcun brano, mentre gli altri tre si dividono più o meno equamente il compito. Fin dall’apertura di “Mountain Man” si nota una grande cura per la ricerca di sonorità particolari e peculiari, che portano alla creazione di un brand sonoro ben definito. I ritmi sincopati e nervosi di “Mustique” anticipano la quiete di “Corales”, dolce ballata composta da Louhivuori. Sua è anche l’ipnotica “Artificial Rainbow”. Due brani di Huhtala, “You Of All People” e “Willful Ignorance”, accompagnano l’ascoltatore al finale corale del disco, l’unico che il quartetto ha scelto di firmare a nome Big Blue. Un brano morbido ed evocativo, con gli strumenti filtrati dall’elettronica che regalano atmosfere sospese e sognanti. La purezza del suono, dunque, ma anche la capacità di muoversi in vari ambiti musicali, sempre con originalità e padronanza del linguaggio.