Tra i meriti più grandi conquistati dalla Classic Records – prima che nel 2010 l’etichetta venisse venduta alla Acoustic Sound – spicca la straordinaria ripubblicazione di alcune delle registrazioni più importanti realizzate dalla Everest nella meraviglia sonora dei nastri magnetici da 35 millimetri. Oggi, grazie al ritorno della Classic Records reso possibile dalla Analogue Productions, è di nuovo disponibile questa straordinaria collana di registrazioni audiophile in tutta la sua gloria. All’inizio degli anni Sessanta la Everest Records produsse LP registrati su nastro magnetico con un impianto cinematografico da 35 millimetri a tre piste. Il nastro magnetico da 35 millimetri garantiva una fedeltà sonora di gran lunga maggiore e un rumore di fondo nettamente inferiore rispetto ai nastri da un quarto di pollice che venivano usati in genere in quel periodo. Per sfruttare al massimo questi vantaggi, la Westrex Corporation progettò un impianto speciale sulle indicazioni fornite dai tecnici del suono della Everest. Per venire ai giorni nostri, la Classic Records by Analogue Productions ha deciso di riportare in vita questo patrimonio di registrazioni con una serie iniziale di ristampe di dieci titoli assolutamente imperdibili. Bernie Grundman ha tagliato le ristampe della Classic Records sia a 33 sia a 45 giri – e queste ultime non sono mai state pubblicate fino a questo momento! Un discorso a parte merita poi il profilo piatto degli LP da 200 grammi stampati dalla Quality Record Pressings. Questi dischi sono stati stampati con un profilo piatto senza guardia per i solchi (groove-guard), come gli originali della Everest. Il profilo piatto si riferisce all’assenza di un piccolo rialzamento del vinile nella parte esterna del disco, fornendo una superfice di lettura completamente piatta – senza alcuna inclinazione – sul giradischi, che consente alla testina di lettura di tracciare il solco in maniera perfettamente perpendicolare. Gli standard della Quality Record Pressings si collocano ai massimi livelli dei giorni nostri e questi LP da 200 grammi sono in grado di garantire una qualità sonora assolutamente eccezionale. Ogni doppio LP viene presentato con la veste grafica originale e un inserto che riporta fotografie di tutti i titoli ristampati della Everest. I due dischi sono contenuti in una busta protettiva. Questo disco propone la Quinta Sinfonia in mi minore op. 64 di Piotr Ilic Ciaikovsky nella magistrale interpretazione della London Symphony Orchestra diretta da Sir Malcolm Sargent. In passato molte opere passate in seguito alla storia sono state penalizzate gravemente da un’accoglienza poco favorevole da parte di un pubblico o di una critica che le avevano sminuite a prescindere o non ne avevano capito fino in fondo i significati. Nel caso della Quinta Sinfonia di Ciaikovsky fu invece lo stesso compositore a sottovalutarne il valore musicale e artistico. Nel 1877 il compositore russo portò a termine la sua Quarta Sinfonia, un’opera di cui si dimostrò sempre molto orgoglioso, al punto da definirla con fierezza in molte lettere indirizzate alla sua benefattrice Nadezhda von Meck «la mia vera sinfonia». Di fronte alla freddezza con cui vennero accolte le prime esecuzioni della Quinta Sinfonia Ciaikovsky considerò la sua nuova opera un fallimento. Per fortuna, i concerti successivi dimostrarono sia al compositore sia ai critici che questa grande sinfonia era degna di essere tenuta nella massima considerazione e che meritava di essere eseguita ai massimi livelli. In questo disco il grande direttore inglese Sir Malcolm Sargent dirige la London Symphony Orchestra nella Walthamstow Town Hall in un’interpretazione meravigliosamente ricca di colori della splendida Quinta Sinfonia di Ciaikovsky.
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