Sinfonia n.8

Scritta nel corso degli anni Sessanta, quando Mieczyslaw Weinberg raggiunse il culmine della sua creatività, l’Ottava Sinfonia è basata su testi tratti dai Fiori polacchi di Julian Tuwim, un poema dai toni epici che riflette nei suoi splendidi versi il tormentato passato della Polonia e il tenebroso futuro che la attendeva. In questa monumentale opera – ritenuta da molti addetti ai lavori uno dei lavori più personali e ispirati di Weinberg – vengono espressi con impressionante immediatezza lo sdegno per l’ineguaglianza sociale, la miseria del popolo e i terribili atti di crudeltà commessi durante la guerra, una sensazione che lascia progressivamente spazio alla speranza per un futuro migliore, imperniato sulla pace e sulla concordia sociale, un messaggio ottimistico e luminoso che trova compiuta espressione nella tesa e commovente lettura di Antoni Wit, mai come in questo caso interprete ideale del patrimonio musicale del suo paese.

Dopo aver studiato con la grande Nadia Boulanger, il direttore polacco Antoni Wit ha iniziato una intensa carriera concertistica e discografica, che lo ha visto impegnato soprattutto nel repertorio tardo romantico.