Sinfonia n.9 - Danze slave (Trascrizioni per pianoforte)

Antonín Dvorák (1841-1904): Danze slave op. 46 (arrangiamento per pianoforte a quattro mani di Albert von Doenhoff; Danza slava in do maggiore (Presto. Furiant); Danza slava in mi minore (Allegretto scherzando; Dumka); Danza slava in la bemolle maggiore (Allegretto scherzando. Polka); Danza slava in fa maggiore (Tempo di Menuetto. Sousedská); Danza slava in la maggiore (Allegro vivace. Skočná); Danza slava in re maggiore (Poco allegro. Sousedská); Danza slava in do minore (Allegro assai. Skočná); Danza slava in sol minore (Presto. Furiant)); Sinfonia n. 9 in mi minore op. 95 “Dal Nuovo Mondo”.
Una gloria perenne La Nona Sinfonia di Antonín Dvorák è unanimemente considerata tra i brani classici più famosi di tutti i tempi. Questa sinfonia venne composta ed eseguita per la prima volta a New York nel 1893, un fatto che spiega – anche se non è l’unica ragione – perché venne soprannominata Dal Nuovo Mondo. In questo splendido disco – il cui programma comprende anche il primo ciclo delle non meno famose Danze slave – il Piano Duo Trenkner/Speidel mette ancora una volta in grande evidenza l’insospettabile bellezza e il fascino ritmico che offrono molte trascrizioni per pianoforte a quattro mani. Utilizzando le ricchissime sonorità di una grande orchestra sinfonica, Dvorák seppe dare una straordinaria veste musicale ai motivi basati sulla tradizione popolare boema, che a distanza di oltre un secolo della sua composizione continua a brillare di una luce luminosissima. Lo spirito americano In ogni caso nessun tema della Nona Sinfonia di Dvorák rientra a pieno titolo nella sfera della musica popolare. Sia nella sua nativa Boemia sia durante il suo soggiorno negli Stati Uniti Dvorák si occupò a fondo della musica tradizionale, prendendo in esame anche gli spiritual degli afroamericani e i canti dei nativi americani. In seguito, il compositore boemo scrisse melodie dal carattere molto simile, ottenendo un grande successo, come dimostra il famoso tema principale del secondo movimento, la cui melodia malinconica riesce sempre ad andare diritta al cuore anche degli ascoltatori più impassibili. La tradizione europea Dvorák scrisse completamente di testa sua anche le Danze slave, riuscendo in questo modo a cogliere con straordinaria precisione lo spirito che gli studiosi cercavano da molto tempo per determinare l’origine precisa di questo suggestivo patrimonio musicale. Le continue variazioni di tempo e di ritmo rappresentano una sfida molto impegnativa per un duo pianistico, ma non costituiscono un problema insormontabile per Evelinde Trenkner e Sontraud Speidel, che possono vantare al loro attivo una collaborazione che dura ormai da parecchi anni. Una storia superba Se Dvorák realizzò la trascrizione per pianoforte a quattro mani delle Danze slave solo in secondo tempo, quella della Nona Sinfonia venne invece portata a termine più o meno nello stesso tempo in cui fu eseguita per la prima volta l’edizione orchestrale. Dal momento che il compositore si discosta spesso di molto dalla partitura orchestrale, la trascrizione per pianoforte a quattro mani si distingue nettamente dalle opere analoghe. Questo approccio contribuisce a renderla quasi un’opera originale per pianoforte a quattro mani, che viene esaltata al massimo grado dalla splendida interpretazione del Piano Duo Trenkner/Speidel e dall’eccezionale qualità sonora garantita da questo SACD multicanale, che mette in risalto anche le più piccole nuances espressive dello Steinway Manfred Bürki.