So-no-ro

Nel romanzo La casa del ragno (The Spider’s House), lo scrittore e musicista Paul Bowles parla del suono prodotto da un insieme di tamburi descrivendolo come un “ricordo dell’esistenza dell’altro mondo, assolutamente autonomo, con le sue necessità e i suoi schemi”. Esattamente la sensazione suscitata da [so-nò-ro], il nuovo appassionante album inciso per l’etichetta CAM Jazz da due veterani delle percussioni come Michele Rabbia e Ingar Zach. L’interazione tra loro, manifestata nei recenti concerti-workshop che li ha visti protagonisti, è talmente profonda e intensa che la musica sembra abitare interamente una nuova dimensione della realtà, compiuta in se stessa e del tutto coinvolgente. Nel 1960, quando Max Roach e Buddy Rich organizzarono il loro drum summit e uscì The Drum Battle – Gene Krupa and Buddy Rich at JATP, l’album live che immortalò l’epico “incontro” alla batteria avvenuto alla Carnegie Hall nel corso della manifestazione Jazz at the Philarmonic, i batteristi potevano contare sulle proprie orchestre da utilizzare con funzione di supporto. Qui, però, gli unici altri suoni che si percepiscono sono il frutto dell’uso, totalmente individuale ed estremamente personale, che Rabbia e Zach fanno dell’elettronica.