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Anno edizione: 2019
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500 pagine di cose più o meno risapute, di pettegolezzi, di "mi è stato detto senza fare nomi, ma io ho capito" sono stato "tot" volte in vaticano, ho dormito in vaticano, sono stato in messico o in argentina o... e mi hanno raccontato, senza mai una documentazione o una prova qualsiasi. Chiediamoci perchè in vaticano stavolta non ci sia stata alcuna presa di posizione contrariamente al altre inchieste nominalmente meno dirompenti. Un libro, alla fine, inutile.
Non è un libello.\nSerio e ben documentato
Pessimo. Contraddittorio nella scrittura fino all'incredibile. Chiacchiere a non finire, tiro al piccione gratis et gratia, con argomentazioni precostituite o raffazzonate. Io sono agnostico, ma di fronte a un simile giornalismo pettegolo da portinaia c'è da restare allibiti. Se ne sa meno di prima, perché si dice tutto e il contrario di tutto, con inutili giudizi taglienti, a casaccio, umorali. Mi meraviglio che sia riuscito a fare tutte quelle interviste a vescovi e cardinali. Si sono fidati fin troppo di lui, cattolico. Moltissimi si saranno pentiti di avergli aperto le porte per poi finire strumentalizzati o strapazzati a quella maniera. Un esempio, tra i tantissimi che smentiscono quanto affermato poco prima,Sul cardinale Dziwisz scrive a pag. 210: "Torna con quattro regali per me: una foto, un bel libro e due rosari." Nemmeno 20 righe dopo, stessa pagina, dopo aver parlato della foto che ritrae G. Paolo II: Mi porge il regalo e lo ringrazio, anche se il libro è orribile, inutile e vano"! Uno dei due rosari avuti in dono lo regala poi subito a uno sconosciuto 'passeggero su una sedia a rotelle' sul treno di ritorno da Cracovia per Varsavia (p. 210).
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