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Un crescendo di emozioni raccontate da un cast di altissimo livello
«"È solo la fine del mondo" conferma il sicuro talento di Xavier Dolan» – La Stampa
«Xavier Dolan aggiunge un tassello contro la famiglia tenendosi ancorato a uno stile tradizionale e non isterico in complicità col magnifico cast» – Corriere della Sera
«Il ragazzo ha talento da vendere e il tema, tra i più frequentati dalla settima arte, è uno di quelli che non lascia indifferenti» – Avvenire
Louis, giovane scrittore di successo che da tempo ha lasciato la sua casa di origine per vivere a pieno la propria vita, torna a trovare la sua famiglia per comunicargli un’importante notizia. Ad accoglierlo il grande amore di sua madre e dei suoi fratelli, ma anche le dinamiche nevrotiche che lo avevano allontanato dodici anni prima.
Premi
2016 - Festival di Cannes - Grand Prix speciale della giuria - Xavier Dolan
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Dolan si conferma un grande regista pur non raggiungendo i livelli di "les amours immaginaires" . La recitazione di Vincent Cassel stona non poco: adatta per il personaggio teatrale diviene del tutto inadeguata per quello cinematografico.
Se non conoscete Dolan, e volete approcciarvi ai suoi film, questo è molto particolare, e ve ne consiglio altri, come "Mommy" o "Laurence Anyways". Però è da vedere, comunque, perché qui Dolan si permette altre libertà rispetto ai suoi precedenti lavori, e perché la macchina da presa, quasi perennemente incollata al protagonista che in quel momento sta parlando o al centro dell'attenzione, rappresenta una bella scommessa, ben vinta. Non dimentichiamo Marion Cotillard, splendida donna e grande attrice, che qui ci regala, come scritto sopra, sguardi davvero unici e intensi; e poi i dialoghi, che sono tutti dei doppi sensi, e che occorre riprendere nella mente per scoprire i sottostanti giochi (il protagonista vuole comunicare alla famiglia che presto morirà, incontra per la prima volta la nuora e si danno del lei, finché la madre di lui ad un certo punto dice: "Ma volete smetterla di darvi del lei, lo vorrete mica fare per tutta la vita?", e lo spettatore che sa resta di ghiaccio, e così andando). Se l'avete perso al cinema, recuperatelo così, a mio modesto parere ne vale la pena.
Questo film l'ennesimo successo di un giovane regista ancora poco conosciuto in Italia ma che siede tra i giurati a Cannes. E' un film intenso, forte, sostenuto da una fotografia minuziosa. Attori eccellenti narrano una pagina intensa di vita vera
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
In equilibrio tra intensità e irrisione, un film che testimonia la maturità di un autore che riduce l'eccesso per afferrare l'anima nascosta dei suoi personaggi
Trama
Da dodici anni Louis, drammaturgo affermato, è lontano da casa. Si è chiuso la porta alle spalle e non si è più voltato indietro. Ma adesso Louis sta morendo e a casa ci vuole tornare. Imbarcato sul primo aereo, rientra in seno alla famiglia che lo attende tra premurosità e isteria. Sulla soglia lo accoglie l'abbraccio di Suzanne, la sorella minore che non ha mai visto crescere, Antoine, il fratello maggiore che si sente minacciato dal ritorno del fratello che aveva monopolizzato l'attenzione dei genitori durante tutta la sua infanzia, Catherine, la cognata insicura e mai conosciuta che esprime le sue verità balbettando, la madre, affatto preparata al ritorno di un figlio mai compreso. Adesso che Louis è tornato lei vorrebbe tanto che le cose funzionassero, che i suoi figli trovassero le parole per dirsi ma nessuno dice e tutti sentenziano. Nessuno sa più niente dell'altro, la morte si appressa e la voce per annunciarla si spegne su un indice che chiede il silenzio.
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