Letto dopo ‘la versione di Barney’, di cui ho amato sopratutto lo stile e la caratterizzazione dei personaggi, questo romanzo mi ha decisamente colpito. La prima parte è la più dura da leggere, ma getta le basi per il prosieguo della storia. Non si può descrivere, ma la recensione è semplice in fondo: tiene incollati e racconta tante storie, tante vite ed epoche. Quasi perfetto.
Solomon Gursky è stato qui
Il racconto abbraccia due secoli, due sponde dell'Atlantico e cinque generazioni di una dinastia ebraica in cui tutto è smisurato: vitalità, ricchezza, lusso, inclinazione al piacere in ogni sua forma. Ma nessuna grande famiglia è senza macchia, e la macchia dei Gursky si chiama Solomon, rampollo in disgrazia che pare essere stato presente, come Zelig più o meno negli stessi anni, in tutti i momenti cruciali del ventesimo secolo - la Lunga Marcia, l'ultima telefonata di Marilyn, le deposizioni del Watergate, il raid di Entebbe. Solomon rimarrebbe tuttavia un mistero, se della sua fenomenale parabola non decidesse di occuparsi il più improbabile dei biografi, Moses Berger, ex ragazzo prodigio rovinato dal rancore e dall'alcol.
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Anno edizione:2003
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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SALVATORE ANASTASIO 19 agosto 2005
?Solomon Gursky è stato qui? è il tempio perduto di Sadoq, patriarca degli Esseni, ed è anche una descrizione della civiltà e del suo straordinario potere espressivo. Rileggere questa approfondita opera di scrittura dà l?impressione di presenziare lungo i sette giorni che hanno edificato il globo, o attraversare con un diretto le capitali del pensiero, dei sentimenti, delle avversità, dell?ironia, della volontà, della politica, della religione, del sogno e della vita. Quando lo lessi la prima volta, appuntando le pagine che più mi avevano colpito, capii che avevo affrontato una struttura narrativa edificante, capace di suggerire un ottimo punto da cui osservare la psiche umana. Quasi una bibbia, così dalla pioggia vennero i vecchi testamenti, e nel 1989, dopo un sorso di Macallan, è giunto un ?Testamento Cognitivo Iperrealista?. Consiglio la lettura a tutte le persone che vogliono prefissarsi una crescita personale, ed acquisire uno strumento sensoriale di alto spessore.