Sono bella per te

Daniele è un giovane uomo con disturbo narcisistico della personalità, che infligge violenza e manipolazione psicologica alla sua compagna. Anna è la vittima perfetta: fragile, con una struttura di relazioni debole (il pessimo rapporto con la famiglia d'origine, le poche amicizie, la recente rottura con il marito), ma anche empatica, generosa. La loro relazione segue una traiettoria tipica. Dapprima Daniele seduce Anna, manifestando una falsa fragilità che attiva l'empatia della donna, garantendosi così amore incondizionato e sostegno. Una volta che la relazione si è consolidata, Daniele infligge ambigui e celati atteggiamenti violenti e manipolatori, che sfibrano la personalità di Anna. la donna protesta, ma ogni volta che prova ad allontanarsi, Daniele la riporta a sé. In queste montagne russe emotive, Anna perde completamente il senso delle cose, diventa insicura e dubita della sua capacità di giudizio, alternando atteggiamenti ossessivi, rivendicazioni, scatti d'ira, malessere fisico. Nella seconda parte del romanzo, dopo la separazione, le conseguenze della violenza psicologia sono evidenti: Anna è persa, lontana da sé stessa, vive afferrandosi ad appigli transitori che, quando perdono la loro apparente funzione consolatoria, distrugge con rabbia, fino all'epilogo drammatico.