La spesa del commissario

Cinque storie ben architettate, cinque indagini molto plausibili che attraversano il pacato quotidiano di un commissario di provincia. Il clamore sfiora raramente questa realtà e, quando succede, è già destinato a essere trasferito altrove. Ma non se ne sente il bisogno, meglio evitare il chiasso del protagonismo e delle chiacchiere inutili, per concentrare l'attenzione sui particolari più semplici o sulle piccole contraddizioni umane che si celano dietro ogni delitto. Magari sfruttando il silenzio di un'attività ordinaria, come la spesa al supermercato.

Ho apprezzato la caratteristica di Devecchi( e del suo autore) di ricercare soluzioni semplici e logiche piuttosto che addentrasi in complicate spiegazioni al limite del fantasy come mi è capitato di leggere in alcuni testi di autori celebrati. Ho trovato la scrittura fluida e piacevole. Più che mai attuali i temi trattati, affrontati con misura, il giusto piglio e una buona dose di sensibilità. Carina davvero l'idea di legare, a volte, le "sue" intuizioni al vagare tra le corsie del supermercato. Almeno tre dei cinque racconti avrebbero meritato di diventare un romanzo. Mi ha fatto piacere leggere anche frasi in dialetto che rivendicano una identità territoriale nel periodo in cui la globalizzazione mescola e ingoia tutto. Davvero una lettura gradevole.

La provincia è il luogo destinato ai misteri. Dove leverità si confondono alle nebbie delle pianure o alla calma inquietante del lago. In questo spazio si muove il commissario De Vecchi, e si dipana così la tela degli inganni e dei crimini. La provincia è il luogo dei delitti e delle perdite. Non importa sapere chi ha ucciso ma chi abbiamo perduto. Perché in provincia tutti sanno tutto, ma nessuno conosce la verità. E così una donna misteriosa abbandonata su un treno nasconde un segreto destinato a non rivelarsi e un cimitero di provincia un umanissimo mistero in cui i fiori recisi altro non sono che la vita perduta e scolorita di un amore scomparso. De Vecchi indaga e senza dubbio capisce intime te il circo silenzioso dell'anima umana. Da leggere. Senza dubbio.