Spia contro spia

Dusko Popov , un nome che difficilmente dimenticherò. La sua capacità di raccontare come un fumetto i dolorosi fatti di cui è stato prima testimone e poi elemento di spicco , vale da sola la lettura del libro. Uomini come Dusko appartengono all'Olimpo , pur vivendo tra noi. Aloha!

Conoscendo la mia passione per le spy-stories e per la storia contemporanea, mia moglie mi ha regalato questo libro per Ferragosto: e non poteva essere una spia più perfetta dei miei gusti, giacché il volume si snoda come un romanzo avvincente in materia, ma con una competenza dall'interno di chi la spia l'ha fatta davvero e nel modo più pericoloso (soprattutto prima e durante la seconda guerra mondiale), alla quale si aggiunge la spiegazione vissuta di certi quesiti rimasti insoluti (come furono ingannati i tedeschi sullo sbarco in Normandia? Come e perché gli Stati Uniti furono colti di sorpresa a Pearl Harbor? Come fu sviato lo sbarco degli Alleati in Sicilia?). Alla profonda conoscenza e descrizione delle spiegazioni concrete e delle vicende vere di depistaggi e doppiogiochisti, si aggiunge un tono "leggero", con divagazioni anche sexy-rosa, che hanno fatto prendere spunto a Fleming da questo personaggio reale per 007 (come l'autore stesso ironizza mostrandone le differenze con la realtà). Particolare eleganza è data dalla ricostruzione degli ambienti e delle persone (in gran parte reali, come le vicende descritte) tra gli anni Trenta e Quaranta a Berlino, Lisbona, Londra e in Serbia. Da leggere tutto d'un fiato, ha un solo grave difetto: dopo 450 pagine appassionanti di appostamenti, rapporti segreti (anche intimi) e informazioni da carpire senza farsi scoprire, tra alberghi eleganti e inseguimenti, il libro purtroppo... termina (sia pure con un epilogo particolarmente edificante, in relazione all'ambiente)! Peccato, insomma, non poter leggere altrettante pagine ancora di quest’opera che è rimasta un’unicum dell’autore, morto in Francia nel 1981 dopo essersi ritirato a più piacevole e meno perigliosa vita privata con particolari onoreficenze per gli insostituibili servizi svolti.

Un libro al quale non servono pagine per carburare, ti proietta subito nel vivo dell ‘azione, ti trasmette sensazioni belle ma poco adrenaliniche e a volte ti fa rivivere in maniera vivida l’angoscia della guerra. Non è un giallo ma un pezzo di storia. Consigliato