La sposa normanna

Non mi ha particolarmente colpito. Forse perché ha una fine che non conclude la storia di Costanza. Speravo in qualcosa di più.

Stile veloce ed affascinante, ma che non riununcia alla precisione e a una certa profondità. Capacità di affascinare, irretire e coinvolgere il lettore. Queste sono le doti principali dell'autrice. I capitoli si susseguono andando a toccare, come affreschi dettagliati, i momenti salienti della stora di Costanza. E noi ci troviamo lì, come se fossimo con il naso all'insù in una chiesa medievale, a seguire delle gesta di un qualche ciclo pittorico. Quello che qualche critico obietta sulla totale attinenza ai fatti storici forse è vero. Ma partiamo dall'assunto che questo è un romanzo. La Russo scrive romanzi storici, o storie romanzate; le reali vicessitudini storiche a volte vengono un po' manipolate per "esigenze di copione", è vero, ma i personaggi alla fine rimangono sempre fedeli al proprio ruolo storico L'autrice si lascia affascinare e guidare non solo dalla storia, ma anche dal carattere che questi personaggi ci trasmettono attraverso i secoli. Ed sarà poi bello, per chi proprio non riuscisse ad accettare qualche dissonanza tra il libro e la realtà storica, andare a leggere un saggio sull'argomento.

Speravo sviluppasse di più il periodo storico. L'ho trovato un po' troppo romanzato