Mi piacciono gli investigatori nordici in generale,con i loro problemi personali sempre presenti ma capaci di gestire indagini complesse in maniera certosina sino alla cattura dei colpevoli. Holger Munch,capo dell'unità speciale per i delitti più efferati, si trova di fronte all'omicidio di un'adolescente magrissima,distesa su piume e circondata da candele a formare una stella a cinque punte. Bisogna certamente richiamare in servizio Mia Kruger,l'unica detective in grado di entrare nelle menti criminali, ma sospesa dal servizio per via delle sue manie autodistruttive e quindi instabile. Si riforma la coppia del primo libro insieme agli altri componenti della squadra ed inizia l'indagine tra la follia umana e le perversità della rete. Una caccia all'uomo che mette a rischio non solo le carriere ma anche la vita. Un libro che ho letto tutto d'un fiato e mi è piaciuto tantissimo e lo consiglio agli amanti dei thriller nordici. Buona lettura!
La stagione del sangue
In una bella mattina di sole, sulle sponde del fiordo a sud di Oslo, viene trovato il cadavere di un'adolescente. È nuda, magrissima, distesa su un letto di piume. Intorno a lei una schiera di candele disposte a formare una stella a cinque punte. Non appena si trova davanti questa scena, Holger Munch, il capo dell'unità speciale incaricata di risolvere i delitti più efferati e misteriosi, sa di non avere scelta: dovrà rivolgersi a Mia Krüger. Mia però è fuori dalla squadra: i dirigenti della polizia norvegese continuano a ritenerla troppo instabile per affidarle nuovi casi. Ma Holger Munch sa che solo Mia può interpretare il rituale di cui è caduta vittima la ragazza e impedire che chi l'ha sacrificata colpisca ancora. E, a costo di inimicarsi i suoi superiori, la richiama nella sua squadra. Inizia così un'incalzante caccia all'uomo...
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Anno edizione:2021
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Sonia Cantinieri 28 novembre 2016
Inizialmente ho faticato a trovare la giusta curiosità nel proseguire il libro, poi piano piano qualcosa è cambiato ed ha attirato la mia attenzione. Un buon thriller, ma forse mi aspettavo di più, in quanto seguo spesso scrittori Norvegesi. La trama a volte fa fatica a proseguire, forse sono troppi i personaggi a cui dare un'identità. Ma la curiosità di leggere anche il primo libro c'è, in quanto potrebbe essere l'aiuto a me necessario per avere l'idee chiare su come classificare questo libro.
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Orazio Genovese 25 giugno 2016
La trama l'ho trovata troppo banale. Ci sono troppi personaggi che alla fine l'autore poteva evitare di inserire. Sarà che il mio autore di riferimento si chiama Stephen King, e giustamente non trovo nulla di paragone con il norvegese... In passato ho letto tutti i libri del defunto Stieg Larsson, ambientati in Svezia e ho trovato molti punti in comune. Stephen King nei suoi romanzi parte in 6 e finisce in 8... questi invece partono in 8 e finiscono in retromarcia.