Un piccolo libro fondamentale per ricostruire le tappe dell'evoluzione della Pala d'altare dalle origini (1100 circa) fino alla sua scomparsa a favore della diffusione del "Quadro". Il nome deriva dal fatto che si trova solitamante collocata su un altare e viene detta anche "Polittico", parola che deriva dal greco e significa "dalle molte pieghe", infatti era solitamente formata da diverse facciate, in numero dispari, di cui una centrale e a volte poteva essere pieghevole (soprattutto negli esempi del Nord Europa). Il testo procede con l'analisi di alcune opere e la loro descrizione, solo per citarne due tra le piú famose, tratta del "Polittico di Pisa" di Masaccio e della "Pala Pesaro" di Tiziano.
