Cosa fanno le famiglie inglesi la notte della vigilia di Natale? Semplice... si raccontano storie di fantasmi. Raccolti attorno ad una tavola imbandita per le festività (e non attorno al fuoco di un campeggio), i protagonisti dell'opera si raccontano vicendevolmente le proprie bizzarre esperienze col mondo dell'occulto. Interessante notare come il narratore stesso configuri se stesso non come un protagonista ma come uno dei tanti. I veri protagonisti sono i fantasmi delle varie storielle. Gli spiriti con cui avremo a che fare, però, non sono malvagi, vendicativi, spaventosi e tormentatori. Per la maggior parte dei casi ci troveremo davanti a racconti comici e divertenti, con fantasmi poco tormentati, goffi o impacciati. Lo stile del'autore è leggero e incalzante. Le varie storie mai banali e noiose. Alcuni particolari sono "canonici" come il fantasma tormentato dal'amore o l'apparizione dell figura spaventosa al solito e inerme "ospite di casa" ignaro di tutto. Ma lo humor inglese con cui l'autore ha infarcito queste storie rende quest'opera unica e piacevole. Difficilissimo trovare delle edizioni nelle librerie, ma quasi tutte hanno prezzi abbastanza accessibili. le edizioni italiane, tuttavia, sono estremamente simili, valore dato dall'inglese elementare utilizzato dall'autore e privo di giochi di parole (che ha generato una traduzione standard per tutte gli adattamenti). Consigliatissimo a chiunque abbia voglia di leggere qualcosa di leggero durante un lungo viaggio in treno o aereo.
Storie di fantasmi per il dopocena
Un piccolo capolavoro dell'umorismo inglese che, tra siparietti in cui l'alcol prende il controllo e racconti svagati di fantasmi piagnoni o dispettosi, celebra la notte più speciale dell'anno. La Vigilia di Natale, dopocena, gli uomini si siedono in cerchio attorno al camino a fumare la pipa, sorseggiando bicchieri di punch: non potrebbe esserci momento migliore per raccontarsi vecchie storie di fantasmi. D'altronde, se "è risaputo che a Natale tutti ne hanno già abbastanza di dover sopportare una casa piena di parenti vivi, senza bisogno che anche i fantasmi di quelli morti si mettano in testa di farsi una passeggiata" è anche vero che "i fantasmi vanno sempre a passeggio la Vigilia di Natale, e quando i vivi si riuniscono la Vigilia di Natale, finiscono sempre col parlare di fantasmi".
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Anno edizione:2021
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MARCO DANIELE COPPOLA 28 novembre 2010
Alcune storie sui fantasmi molto divertenti. L'umorismo e il cinismo dell’autore sono tutti li, in un libricino che si legge tutto d'un fiato. L'ho letto dopo i due capolavori "Tre uomini in barca" e "Tre uomini a zonzo" e devo dire che Jerome K. Jerome non stanca mai. Da leggere.