La strada di San Giovanni

Al di là dell'orribile idea di liquidare questa miscellanea come un mucchio di "descrizioni molto vacue e molto fini a se stesse" (ecco i danni del liceo classico), La strada di San Giovanni è quel poco che ci resta di una progettata autobiografia in forma di passaggi obbligati, incompleta causa morte prematura.

Descrizioni vacue e molto fini a se stesse,un Clavino che non è manco l'ombra del pungente autore di testi come "Il visconte dimezzato","Il barone rampante" e dell'intera trilogia degli Antenati. Un Calvino riflessivo,ma da pensieri troppo privati per potere interessare ed emozionare un pubblico...e parla una ligure,sua conterranea! Il rapporto col padre è solo accennato in realtà e non si vede che uno spiraglio di quel rimorso che coglie un Calvino maturo,nei confronti della figura paterna e delle sue intere radici.

Calvino racconta in questo libro la figura del padre ricordandone pregi, difetti, comportamenti e pensieri. L'autore ammette di non esservi mai stato particolarmente legato, forse per le passioni contrastanti dei due(il padre amava molto la campagna;il figlio si esprimeva con la letteratura), ma con la stesura di questo libro egli sembra ritrovarlo finalmente dopo tanto tempo.