Sussurri d'ailanto

Linneo, il famoso naturalista svedese del Settecento, quando diede il via ai suoi studi ed attribuì un nome specifico alle piante, certo non immaginava che queste potessero divenire creature viventi e soprattutto parlare, come succede in "Sussurri d'ailanto". Vi sono tante altre piante che costituiscono il parco botanico della Via Marina di Reggio Calabria, la città natale del nostro agronomo che, oltre a spiegare i fondamenti ecologici di cui è esperto, scrive una vera e propria prosa poetica dal sapore di favola, tanto è forte il suo sentimento della natura e la gioia di viverlo. A questo lineare parco che ha la concretezza del luogo geografico da tutti constatabile, s'innesta una filosofia dell'esistenza che esula dai comuni, complessi sistemi di studio: semplice e feconda, per cui è piacevole continuare la lettura e scoprire sensazioni originali, pensieri e informazioni finora trascurati su quello che l'autore chiama "capitale verde". "Sussurri d'ailanto" è un libro di verità, vita e di ecologia, ma non di quella ecologia chic e di moda, e nemmeno quella urlata sulle reti sociali ma senza risvolti pratici: questa è una ecologia eminentemente pratica, compresa e vissuta con ogni fibra del proprio essere, senza radicalismi da prima pagina, senza quei miti moderni di "cercare il contatto con la Madre Terra". Questa vera ecologia è individuale e collettiva allo stesso tempo, ed è per chi ha capito che non c'è bisogno cercare il contatto con una Madre Terra che ci parla costantemente, sarebbe come non riuscire a trovarsi i piedi: cosa cerchiamo? Venissimo forse da un altro pianeta! La piccola foglia d'ailanto che da il via all'epifania di bellezza che si snoda nelle pagine di questo libro, ce lo insegna umilmente ma anche con una forza inaspettata. Una conoscenza sconcertante eppure genuina che l'autore di questo libro ci mostra attraverso i vari capitoli, facendosi "cavia" di un esperimento mentale degno dei migliori fisici.