Tempi difficili - Charles Dickens - copertina
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Letteratura: Gran Bretagna
Tempi difficili
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Descrizione


Pubblicato nel 1854, "Tempi difficili" fu fin da subito uno dei libri più discussi del grande romanziere inglese, anche per la decisa vena anti-utilitarista che ispira la trama. Duramente criticato da autori "conservatori" come Maculay, fu però valorizzato da autori più sensibili alla questione sociale, come John Ruskin e in seguito George Orwell, che ne esaltò "la generosa rabbia". Ispirato dalle osservazioni fatte dall'autore sulle condizioni di vita operaie e gli scioperi scoppiati nella cittadina di Preston, nei pressi di Manchester (in quegli anni già al centro del resoconto di Engels sulla condizione della classe operaia), il libro è ambientato in una città di fantasia, Coketown (la città del coke, del carbone). Al centro della vicenda il credo di Thomas Gradgrind, un industriale fiducioso "solamente nelle statistiche" e che educa di conseguenza i suoi due figli, Louisa e Tom, dei quali reprime con metodo ogni lato fantasioso e idealistico. La figlia, difatti, viene data in sposa a un altro avido capitalista della cittadina, Josiah Bounderby, un tipo avaro e impostore, di ben trent'anni più anziano della ragazza. Lei accetta, fino all'amaro epilogo, quando, ritornata dal padre, questi si renderà conto della follia del suo sistema educativo.

Dettagli

Tascabile
24 settembre 2015
384 p., Brossura
9788807902154

Valutazioni e recensioni

  • Libro scritto per portare a conoscenza l'attenzione pubblica sulle scarse situazioni di sicurezza in cui versavano i lavoratori dell'epoca. È un'opera che fa pensare. Spero che Feltrinelli pubblichi altri lavori di Charles Dickens

  • Ubicato nella città del carbone, letteralmente la traduzione di Coketown, che non è la città della Coca Cola come si potrebbe pensare oggi, il libro di Dickens è una meraviglia per la fantasia più realista, che trova qui l'occasione per un viaggio nell'epoca dell'Inghilterra vittoriana. Il testo diventa motivo chiaramente per una critica a fenomeni sociali disparati, in primis l'utilitarismo, in secundis l'amoralità, e in generale tutte quelle "eresie" malviste dalle comunità religiose. Ciò che più teme l'autore è che si perdano l'immaginazione e l'amore necessario per vivere armoniosamente tra noi esseri umani.

  • Ambientato a Coketown, la "città del carbone", l'opera di Dickens presta molta attenzione all'Inghilterra Vittoriana in generale, e alla questione operaia in particolare. Nonostante ciò, io ho apprezzato il romanzo soprattutto per il modo in cui l'autore gioca con il tema della fantasia. In "Tempi difficili", infatti, Dickens mostra che la "difficoltà dei tempi" è dovuta sia a fenomeni sociali - come la piaga dell'utilitarismo - ma anche a pericoli morali, come un mondo privo di immaginazione. La vicenda di Louisa Gradgrind insegna a chi vive senza "sognare", che ad un certo punto si accorgerà di non aver vissuto affatto.

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