Time and Eternity
Tempo ed Eternità. Sempre alla ricerca di esperienze musicali forti, la violinista Patricia Kopatchinskaja e Camerata Bern – di cui ha appena assunto la direzione artistica affiancano qui il Concerto funebre di Hartmann, composto nel 1939 per esprimere la sua indignazione per il terrore nazista, e il Polyptyque per violino e orchestra che Frank Martin scrisse nel 1973 per Yehudi Menuhin, un’opera ispirata a sei scene della Storia della Passione di Cristo dipinte da Duccio di Buoninsegna attorno al 1310. Il Kyrie dalla Messe de Nostre Dame di Machaut, composto cinquant’anni dopo la pala d’altare e qui proposta in un arrangiamento per archi, è inframmezzato tra i movimenti, insieme ai corali di Bach, “come un’invocazione d’eterna consolazione”. Un cantante Folk polacco interpreta la canzone ebraica ‘Eliyahu hanavi’, che esprime la speranza di salvezza e che Hartmann cita nel suo concerto. Seicento anni di musica per “far sentire le voci delle vittime”, dice Patricia Kopatchinskaja. L’album si apre con Kol Nidrei di John Zorn (born 1953), in risposta all’omonima preghiera recitata da un rappresentante della comunità ebraica. Un sacerdote cattolico e un sacerdote ortodosso dicono pure una breve preghiera.
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Compositore:
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Supporto:CD Audio
Disco 1
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