Toson d'oro

Sfuggente..ricchissimo..imprendibile...disordinato...ma strepitoso. L'uccisione di ogni trama in un innesto di cronologie e disquisizioni che generano infine un vero dizionario sensibile, una pinacoteca del cuore, dei sensi, dello spirito. Romanzo che non si può e non si deve leggere con gli occhi della ragione, ma in quel respiro mutevole, in quel flusso scostante e perverso di epifanie sovrapposte che si affacciano e svaniscono e nuovamente tornano e ancora si perdono nel mare della narrazione, della vita. Difficile ingabbiare un momento, perché uno ne chiama troppi, e tutti addentellati e smarriti nel loro legame profondo da creare come un reame di assenze che tuttavia ci invita, ci seduce , ci frana addosso come pioggia coltissima; una miniera da cui si esce cambiati, forse - realmente - l'ultimo seme a cui può guardare la letteratura, la scrittura, il sentire. Meraviglioso libro extra moenia rispetto ad ogni solco narrativo usuale, blaterante o intonato. Suonalo ancora Lenny Tristano, suona la cecità della vita nell'animo del Maestro Cordero. Alle Parche che hanno ispirato l'autore dico un Grazie enorme. Le stelle fisse sono in questo libro, incandescenti e supreme nel loro idillio celeste. Il resto è qualcos'altro...

Cordero, uso una sua espressione, "scrive col rasoio". Ogni suo scritto, che sia un romanzo, un trattato o un saggio, costituisce un precipitato di cultura. Quasi tutti i suoi vocaboli sono link. Insomma: utilizza un linguaggio davvero unico, capace di rendere entusiasmante qualsiasi argomento. Solo Cordero, ad esempio, può rendere avvincente, quanto fondamentale per gli addetti ai lavori, la lettura del suo trattato di Procedura penale. Toson d'oro è forse la sublimazione dello stile dell'autore. E' un romanzo complesso che impegna il lettore ancora di più delle Fiabe d'entropia. Il piacere che se ne ricava dalla lettura, però, è massimo. Anche i riferimento musicali, jazzistici in particolare, sono proprio notevoli (con l'unico neo - a mio parere - costituito dalla mancata considerazione del genio pianistico di Bill Evans, pari se non superiore a quello di Lennie Tristano).

Toson d'oro è un capolavoro della letteratura contemporanea. Una lettura intensa e complessa che spinge il lettore a un lavoro di ricerca. Pregio che purtroppo non è riscontrabile in molti best seller della letteratura contemporanea. Mi riprometto di leggerlo una seconda volta per indagare a fondo i molteplici significati che l'autore ci vuole comunicare. Ho letto il libro ascoltando i brani che l'autore suggerisce: una emozione in più che ha arricchito la lettura. Da non perdere.