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Nel 1961 Antonio La Puzza emigra da Acerra, per carenza di denaro, nella Berlino allora divisa tra occidentali e sovietici, alla ricerca di Giuseppe "Peppino" Pagliuca (un magliaro napoletano emigrato in Germania anni prima). Lì incontra due persone, tra cui la figlia dell'ammiraglio Attila Canarinis (ex militare nazista molto somigliante a La Puzza). Questi, invece di aiutarlo, lo assoldano per la cifra di 20 milioni di lire: il povero La Puzza accetta ma si deve fingere l'ammiraglio Canarinis. Durante il processo presso il tribunale della base statunitense, La Puzza alias Canarinis si dimostra innocente, anche se non creduto subito. Gli americani così decidono di liberarlo, per poterlo spiare in ogni sua mossa. Lo adoro.
L'esperienza dei magliari che emigravano per cercare fortuna : un tema tristemente presente nell'Italia del dopoguerra , rivisto in chiave grottesca dal duo "delle meraviglie". A fare loro da contorno ,come sempre un manipolo di attori ( caratteristi), che non allude a nessuna sottoconsiderazione professionale,anzi Dante Maggio (della gloriosa e indimenticabile dinastia Maggio,Carlo Pisacane ( il "Capanelle" del meraviglioso I soliti ignoti !!!!) ecc ecc .Toto' e Peppino come sempre sono da gustare nei loro duetti ,non sempre sorretti da un copione adeguato, ma capaci sempre dell'inventiva ,della trovata scintillante ( " ho attraversato l'Alto e Adige....") ragguingendo,per me ,l'apice nella scena in cui de Curtis deve addormentarsi per ricevere l'aiuto della sua zia monaca (di Monza...) defunta. Chiede percio' la collaborazione di Peppino, che dovra' provvedere a cullarlo .... e non aggiungo altro .
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