Tre uomini, esasperati dai ritmi ossessivi di Londra si preparano per trascorrere un weekend in barca remando sul lungo Tamigi e dormendo in tenda sotto le stelle. Già i preparativi, più simili a quelli di una grandiosa spedizione piuttosto che a quelli di una gita in barca, lasciano trasparire la vena di umorismo e satira che "colorerà" le rocambolesche avventure del trio, intrappolato dalle disavventure tipiche di ogni apprendista navigante. Un po' macchinoso nello stile: l'inserimento degli aneddoti nella narrazione, seppur molto piacevoli (esempi di humour inglese perfetti), rompe il ritmo narrativo appesantendo parecchio la lettura. Romanzo godibile da leggere prendendosi il giusto tempo.
Tre uomini in barca
Nulla meglio di una vacanza in barca sul Tamigi può ritemprare dalle fatiche della vita londinese: quiete, aria buona, vita spartana. Ma se a partire sono tre vecchi amici come J., il narratore, un inguaribile ipocondriaco, George, afflitto da cronica pigrizia, e Harris, sempre pronto ad assumersi il fardello di ogni cosa per metterlo sulle spalle degli altri, il viaggio è destinato a trasformarsi in una ininterrotta sequela di peripezie e disavventure. Come del resto aveva previsto l'arguto Montmorency, il fox terrier che accompagna i tre sprovveduti escursionisti. Pubblicato nel 1889, "Tre uomini in barca" è considerato un classico dell'umorismo inglese. In una prosa incalzante e vivace all'insegna della divagazione, Jerome alterna gag esilaranti a notazioni di costume, buffi aneddoti a massime di saggezza spicciola, mettendo in luce le assurdità e i paradossi che si nascondono dietro le situazioni più comuni e banali della vita.
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Collana:
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Anno edizione:2024
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Carmela Borrelli 20 maggio 2018
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Martina Alterio 18 maggio 2018
21) A raccontare in prima persona le proprie avventure è l’autore che, insieme a due amici e al cane, si decide a partire per un piccolo viaggio in barca sul Tamigi, portando con sé solo lo stretto necessario. Tuttavia nulla sarà liscio come i tre amici avevano sperato e materia del romanzo sono proprio le loro disavventure e i ricordi ad esse collegati; tra le peripezie più divertenti voglio ricordare soprattutto lo zio che proprio non riusciva ad appendere il quadro e il divertente tentativo di lavare i vestiti nel fiume inglese. Questi eventi descritti con semplicità e fondamentale autoironia rendono il romanzo fresco, divertente e perfetto per una lettura spensierata, proprio ciò che cercavo dopo tutto. Ed è proprio il modo in cui tutto è narrato che fa gran parte del romanzo, dopo tutto la prima stesura del romanzo, progettato come una guida turistica, non era stata ben accolta.