Trii con pianoforte n.1, n.2

An-lun Huang (1949):
Trio n. 1 in re minore per archi e pianoforte op. 30 dedicato a Elizabeth McCallum e John Fraser (1981); Trio n. 2 in si maggiore per archi e pianoforte op. 83 dedicato alla mia cara moglie Shirley Ouyang (2014)
Chi ha paura di vivere una grande emozione? I trii per archi e pianoforte di An-lun Huang dimostrano meglio di qualsiasi parola che la musica contemporanea non è un repertorio astruso e comprensibile solo a un ristretto cenacolo di iniziati. Grazie a un talento fuori dal comune, questo compositore sino-canadese riesce a fare coesistere armoniosamente le tradizioni musicali di molti paesi del mondo, dando vita a gradevoli opere caratterizzate da una intensa vena melodica e da eleganti architetture armoniche. L’ensemble cameristico che nel 2015 ha tenuto a battesimo il Trio n. 2 conferisce a questa prima registrazione mondiale una grande autenticità. An-lun Huang è un compositore e un didatta apprezzato in ogni parte del mondo. La sua Rapsodia cinese n. 2 segnò l’inizio di una luminosissima carriera musicale, in quanto fu con quest’opera che uno dei migliori allievi di Huang, il talentuosissimo pianista cinese Lang Lang, ottenne il primo premio nella sezione dedicata ai giovani del leggendario Concorso Ciaikovsky di Mosca. Inoltre, la musica costituisce una parte molto importante della tradizione familiare di Huang, il cui padre è stato uno degli ultimi studenti di Paul Hindemith a Yale. Naturalmente, nei trii per pianoforte e orchestra di Huang non mancano gli elementi stilistici cinesi. Dalla sua fonte di ispirazione del Sud-est asiatico scaturiscono in continuazione elementi pentatonici estremamente orecchiabili. Ascoltando queste opere si può percepire chiaramente quali siano le caratteristiche salienti dello stile compositivo di Huang. In particolare, questi brani – concepiti per il classico ensemble formato dal violino, dal violoncello e dal pianoforte – rivelano una assoluta padronanza stilistica e un perfetto bilanciamento di proporzioni, che riescono regolarmente a conquistare gli ascoltatori dalla prima all’ultima battuta. Alla piena riuscita di questo disco di insospettabile bellezza danno un contributo determinante Bin Huang, Alexander Suleiman e Yubo Zhou, tre veri e propri globetrotter della musica, che sono partiti rispettivamente da Los Angeles, Shanghai e Xiamen per andare a registrare i trii per archi e pianoforte di Huang nell’incantevole spazio acustico della suggestiva abbazia di Marienmünster, nella Vestfalia orientale. Le avanzatissime tecnologie DSD e 2+2+2 (quest’ultima di proprietà esclusiva della MDG) trasportano gli ascoltatori quasi per magia nello straordinario spazio acustico di quella che potrebbe essere senza dubbio una delle sale da concerti migliore del mondo.