Turisti della democrazia

Me dejé llevar por la portada y el nombre del disco. No me defraudó.

Ho scoperto questi ragazzi da poco e sono rimasto piacevolmente colpito. Le canzoni nel quale si ritrova molto parlato sono dei veri e proprio inni o talvolta elenchi sui luoghi comuni e stereotipi presenti oggi e sopratutto tra i ragazzi di età compresa tra i 20 e i 35 anni. Ne consiglio vivamente l'ascolto anche se in un primo momento sembreranno canzoni scontante o banali riascoltandole attentamente si comprende a pieno il vero significato del testo. A volte anche di denuncia nei confronti di questa società attuale molto stereotipata. Davvero piacevole scoperta e piacevole ascolto. Consigliato senz'altro !

Primo album ufficiale della band bolognese, probabilmente il migliore, e sicuramente quello che li ha portati al successo, trasformando quel che era di una band di provincia in un fenomeno "multimediale". Testi scanzonati, melodie orecchiabili, leggerezza. Un album da ascoltare in macchina mentre si va al mare, in una giornata di sole, da ascoltare e canticchiare in compagnia. Sintetizzatori e drum machine sparate al massimo, comprende sia testi leggeri che più impegnati. Piccoli versi, d'impatto, che raccontano la post-adolescenza nella quale, la maggior parte di ragazzi ci si trova, anche per sbaglio. Party, concerti, drink, serate, aperitivi, Bologna, politica, amore e spensieratezza. L'album di consacrazione, dal quale esce fuori quello che mi ha sempre colpito della band: il non-pensare riflettendo. Consiglio l'ascolto.