Tutto fumo niente Ariosto

Libro scorrevole, fresco e divertente con un sottofondo di impegno a favore degli Indiani d'America.

Il libro “Tutto fumo niente Ariosto” impone una lettura veloce, quasi vorace. La quantità di eventi, a volte legati e a volte slegati tra loro, non permette soste. Mi ha sorpreso la capacità, espressa dall'Autore, di inserire personaggi con tratti forti e quindi molto caratterizzati, in un intreccio assai complicato. Ho trovato stilisticamente originale la presenza nel racconto di vari articoli di giornale. Questi articoli, scritti sempre dallo stesso giornalista, permettono, come dicevo poc’anzi, l'inserimento nella storia di un ulteriore personaggio: il giornalista Zandrù Fanqù. Gli articoli ci consentono di conoscere anche come, la storia narrata, viene raccontata e manipolata, dal quotidiano "Bellenotiziesispera", dove scrive Zandrù Fanqù. Mi ha colpito la resa dei dialoghi tra i personaggi, che mi è parsa molto efficace. Tra tutti, spiccano quelli in cui è coinvolta la transessuale Tulli Tullipà, il cui slang è del tutto veritiero. Sullo sfondo è presente la storia dell’attivista nativo-americano Leonard Peltier. Emerge chiaramente l’intento dell’Autore di far riflettere il lettore su questa vicenda, inculcando curiosità. Concludendo, consiglio a tutti la lettura di “Tutto fumo niente Ariosto”, perché non ci si annoia e di questi tempi non è poco!!