Ultraviolence

Lana Del Rey è un'artista inconsueta nel panorama delle pop star internazionali. Il primo album Born to Die, seguito da Paradise, ha incontrato un enorme successo commerciale, ad oggi otto milioni di copie vendute, numeri che non vengono raggiunti da star commerciali del calibro di Beyonce, Kary Perry, Rihanna et similia. Forse proprio per il sorprendente successo, Lana è stata additata dalla comunità dei critici musicali come un prodotto artificioso, plastico, costruito a tavolino sull'onda del nostalgico sentimento vintage che tanto va di moda oggi. Lana con questo disco, e col successivo Honeymoon, è riuscita a dimostrare il contrario. Ultraviolence è un disco, nei suoni, radicalmente diverso dal precedente (questo grazie anche alla produzione del membro dei Black Keys, Dan Auerbach). Le tracce sono state registrate live in studio con una band di sette membri (come mai capita per album pop), liberandosi dalla sovraproduzione che aveva caratterizzato, negativamente, il disco precedente. Alcune tracce, come "Pretty when you cry" sono state improvvisate durante la registrazione, la voce è imperfetta, il suono sporco, ma l'interpretazione intensa. Lana canta con anima e sofferenza della sua vita, delle critiche ricevute, della scalata al successo, rilasciando un album che non punta a bissare il successo commerciale di Born to Die, come prova la completa mancanza di promozione, ma semplicemente a fare musica, la sua musica.

Così diceva Alexander DeLarge nel capolavoro Kubrickiano di Arancia Meccanica. Bisogna partire con la premessa che questo CD è totalmente diverso al precedente. Se ricercate le raffinate musicalità pop di Lana in questo disco sono quasi totalmente assenti per lasciare spazio a una venatura alternative rock che a Lana calza a pennello. Avrei sperato in qualche assolo di chitarra nelle sue canzoni, ma se non sbaglio è presente in una sola canzone; ma va bene così. Un disco che consiglio di ascoltare a chi ama il Pop/Rock alternativo che tra l'altro non risulta essere commerciale come molta musica prodotta dalle colleghe di Elizabeth Grant.

Wow, bellissimo album questo! Anche questa volta la cantante Del Rey ha centrato il bersaglio. Non è scesa a compromessi ed ha tirato fuori tutti i suoi sentimenti, i suoi stati d' animo, le sue riflessioni. Grande Lana! Consiglio anche la Deluxe Edition perchè ritengo che la qualità di quei 3 brani aggiuntivi sia elevata tanto quanto l' intero album. Ottimo acquisto questo...