Urla nel silenzio

Questo thriller mi è piaciuto tanto. Stile del libro scorrevole, protagonista e personaggi ben delineati e storia trascinante e ben scritta. Non vedo l'ora di leggere un'altra avventura sulla detective Kim!

Il romanzo, un thriller opera prima dell'esordiente Angela Marsons, rende onore all'autrice perché ben costruito, con giuste atmosfere ed una protagonista, la detective Kim Stone, che presumibilmente troveremo in altre indagini nelle prossime opere. E' un personaggio particolare, anticonformista, ribelle quanto basta, amante della verità ad ogni costo e delle motociclette veloci. Ha un passato turbolento, di abbandono, adozioni, orfanotrofi, un passato che l'ha indurita negli atteggiamenti e nel prendere decisioni autonome, ai limiti dell'illegale, ma sempre con la convinzione di fare la cosa giusta per la soluzione dei casi e la scoperta dei colpevoli. Il caso su cui indaga riguarda il ritrovamento di ossa di adolescenti interrate in un campo nei pressi di un orfanotrofio abbandonato. . Una pesante cappa di sospetti grava sul personale dell'Istituto e su strani personaggi che sembrano al di fuori di ogni coinvolgimento. I colpi di scena non mancano, ma la nostra detective, anche a costo di mettere a repentaglio la propria vita, riuscirà a sbrogliare l'intricata matassa. La lettura è piacevole e coinvolgente, per la novità della trama e l'ottima indagine psicologica dei principali personaggi.

Romanzo dalle potenzialità interessanti. Qua e là spunti azzeccati, che però talvolta si perdono nel nulla di fatto. Che fine fa, ad esempio, il detective rivale che si intravede all'inizio? La trama non è per nulla originale (ma quello non è un problema) e purtroppo il tutto è ampiamente prevedibile, tanto che il finale non sorprende nemmeno un po'. Tutto già visto e usato altrove. La protagonista risulta piuttosto odiosa all'inizio, anche se alla fine ci si riesce ad affezionare, ovvero quando mostra tratti di umanità. In definitiva un libro gradevole, che intrattiene senza sconvolgere. Per essere un'opera prima è piuttosto ben fatta, ma auguriamoci una crescita narrativa per i lavori futuri. Va detto che la traduzione italiana è davvero ottima.