Veloce la vita

La storia di Louise, narrata in seconda persona, ci parla di una ragazza francese che sposa un ex nemico e della vita negli anni del primo dopoguerra. Un libro che tocca i temi più umani con una tale delicatezza che sembra sfiorarli ma li lascia germogliare nel lettore... Infanzia, innocenza, amore, convenzioni, matrimonio, espiazione, colpa, rimozione, perdono, amicizia, maternità, paura, confini, ricostruzione, sogni, musica, rabbia, scrittura, scienza, normalità... Veloce la vita è un libro delicato, elegante, pulito. Lascia tenerezza e nostalgia e una punta di amaro per ciò che sarebbe potuto essere. Racconta la vita. La nostra vita veloce.

Ho trovato il libro freddo e distante, privo di possibilità di coinvolgere ed emozionare il lettore, forse anche a causa dell'uso della seconda persona, quasi come se l'autrice avesse voluto prendere le distanze da se stessa (sembrano evidenti i riferimenti alla propria vita). Le frasi brevi e asciutte fanno sembrare il testo quasi un tema svolto da uno scolaro in difficoltà con le subordinate… Poco credibile anche il ritrovamento dei libri appartenenti proprio al padre dell'amico. Non lo consiglierei.

Un romanzo breve, ma molto potente, soprattutto per il modo in cui è scritto: tutto al presente e in seconda persona singolare. E così, mentre leggi, ti senti tu l'attore di una vita che non è la tua, ma le emozioni che provi ti appartengono. Un libro pieno di malinconia e poesia. Una sorpresa bellissima.